Europa
Come ai tempi della guerra fredda si torna a parlare di spie russe. Soltanto che stavolta non cercavano di carpire segreti americani, ma svedesi.
La scorsa settimana, tre ex dipendenti di Ericsson erano stati arrestati con l`accusa di aver ceduto documenti riservati del produttore di cellulari a dei dipendenti di servizi segreti stranieri. Secondo indiscrezioni si trattava di russi.
Ieri un portavoce di Ericsson ha reso noto che il Ministero per gli Affari Esteri ha informato l`ambasciata che due diplomatici russi erano divenuti persone non gradite a causa di attività di spionaggio industriale, inconciliabili con la loro posizione. Le due persone hanno già lasciato la Svezia.
Intanto Ericsson ha sospeso dal lavoro quattro impiegati: due nel reparto ricerca e sviluppo, avrebbero passato i documenti segreti ai diplomatici russi, tramite un ex dipendente arrestato e rilasciato dopo due giorni. Gli altri due non sarebbero stati sospesi per spionaggio, ma per aver trasgredito le norme di sicurezza della società.
Secondo le prime indiscrezioni, la vicenda non sarebbe collegata alla produzione di telefoni cellulari, ma ai sistemi di guida di missili e radar per il velivolo da combattimento svedese JAS 39 Gripen, costruito da Ericsson in collaborazione con Saab.