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Oggi il portale internet Altavista lancia una nuova versione del sito in Europa e negli Stati Uniti.
L¿obiettivo del gruppo internet è quello di concentrare la propria attività sulla ricerca e diventare un concorrente temibile per Google.
Il sito era tra i più conosciuti dei primi internauti, ed è stato il motore di ricerca più utilizzato tra il 1996 e il 1999, successivamente si è lasciato superare da Yahoo! o da Lycos.
Questo non ha impedito al gruppo di andare avanti e di studiare nuove strategie di attacco del mercato.
Per questa ultima sfida intende adottare un business plan che gli permetta di ambire a concorrere con Google, il motore più decantato dagli internauti.
Il direttore per il marketing internazionale di Altavista, Karl Grégory, ha dichiarato che sul mercato c¿è sufficiente posto per tutti e due.
La nuova versione di Altavista sarà presentata oggi nel USA e in Europa, simultaneamente in Francia, Gran Bretagna, Italia, e in Germania.
L¿idea è di concentrare tutto sul tool di ricerca, levando tutto il superfluo.
La pagina d¿apertura sarà ridotta al minimo, per portare l¿attenzione dell¿utente alla sola barra di navigazione.
Inoltre si è deciso di eliminare i banner pubblicitari dall¿home page, insieme ai pop up e pop under, i messaggi che appaiono su finestre separate.
Saranno ugualmente disponibili i links degli sponsor, Altavista ha, infatti, stabilito una partnership con Français Espotting.
Altra fonte d¿entrata sarà l¿e-commerce, attraverso delle collaborazioni con dei siti di commercio elettronico, come Kelkoo.
Dal lato della distribuzione, Altavista conta di vendere la sua tecnologia a dei portali.
Per questo progetto il gruppo internet spera di coinvolgere i più grandi operatori del settore, secondo quanto riferisce Gregory.
Una vera sfida per Altavista, visto che Google fornisce già la sua tecnologia a Aol, Yahoo!, AT&T, Lycos Canada e Virgilio in Italia.
In passato Altavista aveva già perso il suo contratto con Yahoo!, a vantaggio di Inktomi ed in seguito di Google.
Punto in comune tra le due società, i propri conti. Alcune di queste fonti di entrate non superano il 40¿ del fatturato globale, come evidenzia la direttrice generale di Altavista per la Francia, Stéphanie Himoff.
L¿obiettivo diventato fondamentale per il gruppo è di arrivare al profitto da qui a sei mesi.
La Himoff spiega che su questa nuova versione del sito si è lavorato per otto mesi, non scendendo nei particolari dei costi.
Lo scarto con Google è grande e per Altavista non sarà facile. Leader del mercato, oltre alla sua partnership con Aol e Yahoo!, Google contava a settembre su 55.4 milioni di visitatori, secondo Nielsen Net Ratings, contro i 33 milioni di Alatavista.
Per riconquistare la piazza, Altavista conta su una strategia pubblicitaria di forte impatto, che esalti l¿usabilità del sito e l¿efficacia del motore come quella di lancio nel 1995.