La BBC si trova ne bel mezzo di una crisi. Nell¿esercizio precedente chiuso nel marzo 2002, il canale televisivo pubblico britannico aveva già registrato una perdita di 15.9 milioni di sterline.
E per quest¿anno le cose sembrano non essere diverse.
Secondo The Guardian, la BBC dovrà affrontare un deficit budgetario di 200 milioni di sterline per la fine del prossimo esercizio finanziario.
Per ristabilire la situazione il gruppo dovrebbe tagliare i costi ed eventualmente decidere per qualche licenziamento nel team della società.
Un portavoce della Tv ha però smentito queste affermazioni uscite sul quotidiano, affermando che non esiste nessuna crisi finanziaria per la società e nessun licenziamento è in vista.
Invece arriva conferma dell¿esistenza di un buco nel suo budget, che si spera di sanare con l¿arrivo di nuovo cash.
La normativa sul finanziamento dei servizi pubblici autorizza la BBC a fare appello alle banche per ottenere fino a 200 milioni di sterline.
Dal gruppo giunge voce che si farà ricorso al prestito, ma non è ancora stato deciso l¿ammontare della somma, mentre il portavoce aggiunge che si richiederà quanto necessario per lo sviluppo nella televisione digitale e non per il resto poiché tutto procede secondo i piani.
Nel frattempo però i dipendenti del gruppo hanno ricevuto un eMail dal responsabile risorse umane, che propone e dimissioni volontarie.
Alcuni osservatori non escludono l¿ipotesi che questa misura delle ¿dimissioni volontario¿ sia il primo passo di un nuovo piano sociale.
La BBC impiega nel mondo 35.000 persone.
Secondo sir Greg Dyke, i dipendenti sono molti è un taglio al personale potrebbe essere una soluzione, per riportarsi a più accettabili livelli.
Il primo taglio colpirebbe in primo luogo i servizi d¿informazione del gruppo.
Per l¿informazione sugli avvenimenti dell¿11 settembre, della guerra in Afghanistan o ancora dell¿attacco terroristico di Bali, il dipartimento ha speso più di quanto previsto e presenta oggi un deficit di circa 15 milioni di sterline.
I licenziamenti riguarderanno anche altri uffici della Tv, già l¿ufficio mondo e il servizio d¿informazione continua sono stati avvisati di bloccare le nuove assunzioni.
Per il budget 2003-2004 il management del gruppo sarà costretto a trovare nuove soluzioni e mezzi per economizzare il denaro.
Inoltre i dipartimenti che chiuderanno l¿anno in positivo non potranno, come di routine, conservare il surplus nelle proprie casse, ma dovranno versali al gruppo.
Per il portavoce della BBC queste misure non avrebbero niente d¿eccezionale e rientrerebbero nella normale amministrazione dei costi di tutte le società.
Quanto al prestito contrattato con le banche, si tratta di un credito temporaneo.
Alla scadenza del 2006, come previsto dal contratto, la BBC avrà rimborsato il denaro ai creditori.
Ma fino ad allora l¿emittente dovrà adottare un piano economico, su cui si sono aperte già diverse polemiche, visto che si tratta della BBC, il simbolo della Tv pubblica europea.