Europa
Vodafone ha deciso di rinnovare la sua offerta per rilevare la quota del 44¿ di Vivendi Universal in Cegetel.
Un portavoce del gruppo britannico ha fatto sapere che la somma rimane invariata, quella di 6.77 miliardi di euro inizialmente proposta, anche se ha lasciato intendere la possibilità di trattare.
Questa offerta era stata rifiutata da VU, perché ritenuta insufficiente per il controllo di una società profittevole come Cegetel.
L¿offerta rimarrà aperta dal 21 novembre al 10 dicembre, anche se Vodafone si riserva il diritto di ritirarla prima della scadenza.
In queste tre settimane VU dovrebbe esercitare il suo diritto di prelazione sulle quote di minoranza di Cegetel, quelle di British Telecom (26¿) e quella di SBC Communications (15¿).
Nel frattempo il presidente di VU, Jean René Fourtou, sta realizzando il suo piano strategico per finanziare l¿operazione, per la quale occorrono almeno 4 miliardi di euro.
A parte i colloqui con i fondi di investimento, Fourtou ha avviato la cessione degli asset non core del gruppo.
Nelle scorse settimane ha venduto le attività editoriali europee e latino-americane a Lagardére. Il presidente ha già chiuso l¿accordo per la vendita di Houghton Mifflin e della metà della partecipazione del 40.8¿ che possiede in Vivendi Environnement.
Fourtou potrebbe, in ogni caso, decidere di accettare l¿offerta di Vodafone e vendere l¿asset, scelta che gli permetterebbe di contribuire alla riduzione dell¿indebitamento di 19 miliardi di euro.
La decisione riguardo al dossier Cegetel permetterà agli analisti di capire in che direzione andrà il gruppo nel prossimo futuro: se deciderà di concentrare le attività nel settore dei media, come aveva inizialmente sostenuto Fourtou, o mantenere anche della partecipazione nella telefonia.
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