Europa
Deutsche Telekom annuncia di aver selezionato i tre candidati all`ultima fase della gara per l`acquisto delle sue attività nel cavo.
Fra i possibili acquirenti delle tv figurava la statunitense Liberty Media, la sua offerta era stata inizialmente bloccata dall¿Antitrust tedesco.
La società di media americana di John Malone controlla, infatti, tra le altre cose la UPC, che ha posato la più lunga rete del continente, da qui il veto della Autoirità della concorrenza.
Liberty aveva offerto 5,5 miliardi di euro per le attività del colosso tedesco.
Oggi la notizia che John Malone avrebbe ritirato la sua offerta.
Passerebbero alla fase successiva, quindi, solo i consorzi creati attorno a Goldman Sachs, Providence Equity e Apax Partners.
Secondo alcune fonti industriali le offerte si aggirerebbero intorno ai 2, 2.5 miliardi di euro.
L¿operatore di telefonia tedesco sperava di ottenere tre miliardi e mezzo di euro.
Secondo le fonti la fase finale della gara prenderà qualche mese e potrebbe non essere conclusa entro il 2002 come sperato da DT.
Dato lo stato di indebitamento del settore, si ritiene che i potenziali acquirenti non troveranno facilmente finanziamenti bancari e dovranno ricorrere a operazioni più creative, ad esempio la cartolarizzazione dei flussi futuri di reddito delle attività acquistate.
Tutti e tra i candidati sono interessati al 100‰ degli assets e servizi, che sono sparsi in sei land federali e arrivano in 10 milioni e mezzo di case.
Il vice-presidente di DT, Gerd Tenzer, sostiene che le offerte ricevute provano l¿esistenza di un concreto interesse per le reti televisive, malgrado le difficoltà economiche in cui riversano.
La vendita degli assets rientra in un piano strategico per Deutsche Telekom, pensato per riportare lo stato di indebitamento ad almeno 50 miliardi di euro per la fine del 2003.
Oggi i debiti dell¿operatore telefonico ammontano a 64 miliardi di euro.
Intanto alla Borsa di Francoforte il titolo di DT perdeva lunedì 3.09% a 8.79 euro.