Due esponenti dell`organizzazione sindacale Cgt, membri del consiglio di amministrazione di France Telecom stanno facendo pressioni affinché la società torni sotto le ali dello stato. I due fanno, che si oppongono con forza alle strategie di acquisizioni all`estero, sapere che faranno di tutto per convincere il nuovo presidente Thierry Breton a muoversi in questa direzione.
In un¿intervista alla radio Europe 1 , uno dei sindacalisti, Monique Biot, ha ribadito che il gruppo dovrebbe rivedere le quote per adempiere al suo ruolo di servizio pubblico e che CGT vuole evitare che lo stato salvi l`azienda solo per rivenderla un paio d`anni più tardi.
I membri di CGT si erano già opposti fino all`ultimo alla privatizzazione di France Telecom, sicuri che essa avrebbe innescato la crisi cui ora tutti assistono. Essi ora perseguono la linea della ¿ristatalizzazione¿ integrale. Lo stato controlla attualmente la società con una quota del 55¿. "La Cgt chiede uno studio profondo e dettagliato su France Telecom, con un`indagine sulle responsabilità dello stato, degli azionisti e delle banche, la cui porzione di responsabilità viene allo stato attuale tenuta sotto tono" ha detto Jean Michel Gaveau, l`altro rappresentante della Cgt.
Intanto il nuovo presidente, Thierry Breton, ha dato il via ad uno studio approfondito delle operazioni del gruppo, rimandando di nuovo il piano di rifinanziamento.