Italia
Il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, ha detto che dalle agevolazioni per i decoder previste in Finanziaria potrebbe essere esclusa la Pay TV.
Gasparri ne ha parlato in occasione del convegno ¿Strategie per lo Sviluppo delle Comunicazioni in Italia¿, nel corso del quale è stato presentato il Libro Bianco ¿ Le reti di telecomunicazioni in Italia¿.
Il Libro è stato commissionato alla Fondazione Ugo Bordoni dal Ministero.
La Fondazione in oltre 230 pagine descrive il cammino dell`Italia in questo settore fino a disegnarne le prospettive di evoluzione.
Il ministro ha aggiunto che è al vaglio la possibilità che l¿incentivo dei 75 euro, previsti dall¿articolo 44 della legge Finanziaria 2003, possa essere limitato all¿accesso alla banda larga e all¿acquisto dei decoder per la Tv digitale terrestre, escludendo quindi la tv satellitare a pagamento.
Gli incentivi erano previsti da una legge del 2001 e i soldi non sono mai stati utilizzati per la mancanza del Regolamento.
Il ministro ha inoltre chiarito ai giornalisti che quando è stato fatto il lavoro sulla Finanziaria non era ancora stato concluso l¿accordo tra la News Corporation e Vivendi Universal, per la vendita a Rupert Murdoch di Tele†.
Questo cambia lo scenario in Italia e comporta che ci sia un unico soggetto sul digitale criptato.
Murdoch intende, infatti, procedere alla fusione tra Stream e Tele†, per creare un¿unica piattaforma, Sky Italia.
Gasparri ha detto che ci sarebbero gli elementi per valutare se limitare l`uso di questi fondi alla tv digitale in chiaro e alla broad band.
La tv digitale potrà offrire all`utente, oltre ad una più vasta scelta di broadcasting tradizionale, anche una varietà di nuovi servizi multimediali e servizi dedicati interattivi quali l`accesso ad Internet.
Quanto all¿operazione Sky Italia, ha spiegato il ministro, l`Antitrust italiano si è a lungo occupato del caso, alla precedente operazione, poi saltata, di acquisto di Stream da parte di Tele†, ha fissato delle regole che Murdoch ha confermato di accettare.
L`autorità Antitrust aveva dato un via libera condizionato alla riduzione dei contratti del calcio a due anni, con possibilità di rescissione automatica da parte dei clubs; regole analoghe per i contratti cinematografici; vendita a condizioni di mercato, entro un termine prefissato, delle società che controllano le due pay tv terrestri; rinuncia all¿acquisto dei diritti per i canali alternativi (Internet, Umts, cavo); accesso alla piattaforma a condizioni trasparenti per i fornitori di contenuti e tutela degli utenti; estensioni di tali condizioni per otto anni.
Sulla possibile partecipazione di nuovi soci italiani nell`operazione, Gasparri ha sottolineato che Stream e Telepiu` presentano dei bilanci pesantemente in passivo, quindi i nuovi partners dovrebbero credere nel nuovo business plan del magnate australiano.