Italia
L¿Upa (Utenti Pubblicità Associati, cioè le aziende che investono in pubblicità) propone l¿inserimento della pubblicità anche nei Tg della Rai, come già avviene per Mediaset.
Felice Lioy, presidente dell”Upa, ritiene che ””Dal punto di vista tecnico-pubblicitario sarebbe sicuramente un vantaggio inserire un break all”interno dei Tg nel momento di maggior picco dell”audience. Gli investitori pubblicitari infatti si aspettano dalla Rai, come da Mediaset, alte audience ben targhettizzate. La Rai – prosegue Lioy – ha dei problemi nell”ambito degli ascolti e dello sviluppo. Ma li sta superando con gradualità. Per questo una proposta simile non potrebbe far altro che consolidare la ripresa dell”azienda pubblica, aumentando gli investimenti in un momento difficile¿.
Secondo il centro Zenit Media, nei primi sei mesi dell¿anno la raccolta pubblicitaria della Rai ha subito una battuta d”arresto, registrando nel primo trimestre del 2003 un -1,1%.
Sulla proposta dell”Upa la rivista ”Advertiser” ha interrogato cento aziende sui volti Rai e Mediaset più adatti ad ospitare spot pubblicitari.
Il 24% ha messo al primo posto il direttore del Tg4 Emilio Fede. Seguono le giornaliste Rai Lilli Gruber (19%) e Giovanna Botteri (16%). La7 a conquistare il favore delle aziende è Paolo Celata (9%).
Giovanna Botteri ha risposto ¿Faccio difficoltà a comprendere uno stacco pubblicitario in un Tg del servizio pubblico. A mio giudizio l”informazione deve essere separata dal mercato pubblicitario¿. Per Mario Giordano, direttore di Studio Aperto: ””La pausa pubblicitaria appropriatamente collocata, per esempio alla fine del Tg o prima degli aggiornamento dell”ultima ora, non reca nessun danno all”autorevolezza del telegiornale¿.
Favorevole Didi Leoni del Tg5: ¿Sono abituata a lanciare gli spot nel mio Tg. A volte mi rendo conto che le persone attendono, alla fine dello spot, qualche notizia in più che puntualmente non arriva. Tutto sommato penso che la gente ormai si sia abituata a vedere la pubblicità nei telegiornali¿.
