Twitter, troppo tempo sul social media porta alla rottura di coppia

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Troppo tempo su Twitter porta alla rottura? Forse no. Se il partner è un social addicted è già insoddisfatto del rapporto di coppia. Ad intervenire sul recente studio dell’Università del Missouri, secondo cui i più attivi nel cinguettare sarebbero anche più inclini a conflitti sentimentali, tradimenti e perfino rotture e divorzi, è il Dr. Eric Anderson, Chief Science Officer di AshleyMadison.com, social network leader nel mercato dell’extra-coniugale. 

 

“Questa ricerca non mette in evidenza che i siti di social networking sono diretti responsabili delle crisi e dei  problemi di coppia, ma tutt’altro  – spiega il Dr. Eric Anderson, sessuologo, autore di The Monogamy Gap: Man, Love and the Reality of Cheating e Chief Science Officer di AshleyMadison.com – Sottolinea, invece, che i più attivi online sono proprio coloro che hanno già problemi e insoddisfazioni derivanti dal proprio rapporto. Che si tratti di condivisione di tweet, di chiacchiere e commenti su Facebook o di curiosare su AshleyMadison.com, questi comportamenti social sono l’effetto e non la causa di una disarmonia nel rapporto e manifestano una chiara necessità di cercare soddisfazione altrove. I social network sono solo il mezzo più semplice ed immediato per ottenerla“.

 

La ricerca rileva che, anche se Twitter non ha le finalità di un sito di incontri, per molti rappresenta una piattaforma neutrale per comunicare e flirtare con potenziali amanti, ciò li espone al rischio di compromettere pubblicamente la relazione. L’incidenza delle separazioni e dei divorzi per infedeltà coniugali venute a galla mediante i social media è in costante aumento. Secondo l’Associazione dei Matrimonialisti Italiani, i social network rappresentano la seconda fonte di informazione dei movimenti adulterini, dopo il telefono cellulare.

 

In tempi non sospetti, avevamo già considerato il ruolo che le comunicazioni elettroniche avrebbero ricoperto nell’indefeltà e sulla scia di questo cambiamento culturale abbiamo progettato AshleyMadison.com – racconta Noel Biderman, CEO di AshleyMadison.com –  L’unica differenza è che il nostro portale è progettato per garantire un livello di discrezione e privacy impossibile da ottenere sugli altri social, nati con funzionalità diverse”.

 

Per moltissimi utenti (39%, secondo un’indagine dello scorso settembre, condotta proprio da AshleyMadison.com) ad esempio, Facebook è il mezzo più efficace per rimettersi in contatto con un amore del passato. “In questi casi, le impronte digitali sono facilmente reperibili e possono portare velocemente allo scoperto il misfatto – conclude Noel Biderman – Sulla nostra piattaforma, invece, ogni comunicazione viene cancellata quando l’utente lascia il sito. Nessuna traccia di ‘rossetto digitale’ potrà essere ricondotta a lui” .

 

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