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APCO pubblica i 100 brand più famosi al mondo, nessuna azienda italiana

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APCO Insight, istituto globale di ricerca interno ad APCO Worldwide, ha rivelato oggi la classifica delle 100 aziende più amate nel mondo. In cima alla lista spicca Walt Disney, seguita da Yahoo!, Google e Sony.

 

La valutazione delle aziende e la misurazione dell’attaccamento emotivo dei consumatori sono state effettuate sulla base di otto parametri principali, seguendo il modello Emotional LinkingSM di APCO. L’industria tecnologica è quella maggiormente rappresentata nella top 10, con Apple che si attesta al nono posto.

 

La classifica è il risultato di uno studio decennale su oltre 600 tra i più grandi marchi a livello mondiale, condotto su oltre 70.000 individui in 15 mercati in tutto il mondo. Il modello “Emotional Linking SMha identificato 8 emozioni fondamentali per un’efficace comunicazione di marchio: Comprensione, Accessibilità, Rilevanza, Ammirazione, Curiosità, Identificazione, Legittimazione e Orgoglio.

 

I migliori brand sono quelli che generano un attaccamento emotivo forte e duraturo con i consumatori“, ha detto Bryan Dumont, Presidente di APCO Insight. “Oltre ad agire come strumento altamente predittivo delle scelte di acquisto dei consumatori, il modello ‘Emotional Linking SM’ ha dimostrato di essere un mezzo eccellente per aiutare le aziende a riorientare le loro campagne con l’obiettivo di costruire forti legami emotivi tra i loro principali target e i loro marchi“.

 

Da decenni ormai si sa come le emozioni siano capaci di guidare la scelta verso un determinato marchio, ma perché è importante? Abbiamo bisogno di sapere quali emozioni incideranno sul successo di un brand e APCO Insight ne ha finalmente individuato la chiave di lettura“, ha aggiunto Nancy Bachrach, già direttore generale del marketing di Grey Advertising. “APCO Insight ha misurato con parametri quantitativi quali emozioni impattino sui risultati di un brand, settore per settore, target per target“. 

 

Sul fronte italiano, sorprende l’assenza di qualsiasi compagnia nostrana nella classifica delle Top 100.

 

Dai risultati della ricerca – spiega Paolo Compostella, Managing Director di APCO in Italia – emerge la totale assenza dei brand italiani e soprattutto di quei marchi internazionali capaci di trainare e veicolare l’immagine del nostro Paese all’estero. Un dato – aggiunge Compostella – che dovrebbe far riflettere tanto le grandi aziende quanto le istituzioni, chiamate a supportare l’italianità di prodotti e marchi nei mercati oltreconfine, vero volàno e opportunità per la stagnante economia nazionale“.

 

I trend nei settori chiave

 

·Il settore tecnologia (dispositivi e servizi web) si attesta al di sopra di tutti gli altri settori in termini di attaccamento, soprattutto per quanto riguarda la “Rilevanza”. Il successo in questo campo indica come i consumatori pensino che un determinato brand si possa adattare al meglio alle proprie esigenze, capace quindi di “parlare” al quotidiano di ciascuno, svolgendo un ruolo significativo nella vita dei propri clienti. Rispetto alle altre “emozioni”, l’industria dei computer mostra risultati meno forti nel campo della “curiosità”, un dato che evidenzia come le aziende potrebbero impegnarsi di più per suscitare l’interesse dei consumatori.

·Il settore retail registra punteggi particolarmente elevati nell'”accessibilità”: i consumatori sentono quindi che l’industria è facilmente accessibile. Al contrario, i punteggi relativi all'”orgoglio”, ovvero alla volontà di essere associati ad un determinato marchio, sono più bassi.

·I Ristoranti sono largamente considerati “accessibili” ma mostrano punteggi bassi nella “legittimazione”, cioè nella capacità di far sentire il consumatore fiducioso o sicuro di sé.

· L’industria alimentare e delle bevande consegue il risultato migliore nel generare “orgoglio” nei consumatori, mentre ottiene un punteggio più basso  in termini di “curiosità” e “legittimazione”.

 

Per la classifica completa e ulteriori informazioni su questo studio e sulla metodologia d’indagine dei marchi aziendali, visitate: www.apcoinsight.com/emotionallinking

 

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