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Sarà una nave normalmente impegnata per la posa e la riparazione di cavi sottomarini per Alcatel-Lucent a tentare il recupero, a 3.900 metri di profondità, della scatola nera e dei resti dell’Airbus A330 del volo AF447 tra Rio de Janeiro e Parigi, inabissatosi due anni fa. Alcatel-Lucent, che utilizza questo tipo di navi per depositare i cavi ottici sui fondali marini utilizzando anche sistemi robotizzati, e l’armatore Louis Dreyfus collaboreranno con la BEA, l’Ufficio Indagini e Analisi nell’ambito delle operazioni avviate dopo l’incidente del giugno 2009.
Per le operazioni di recupero sarà utilizzata la nave Ile de Sein, che in questi giorni arriverà alle Isole Canarie per il carico della strumentazione necessaria, appositamente equipaggiata di un veicolo a controllo remoto (ROV- remote operated vehicle), prodotto dalla Phoenix International. Tra i sofisticati sistemi di cui la nave è dotata vi è anche un sistema GPS che, anche con mare a forza 7, è in grado di mantenere la posizione con una precisione di un metro.
L’Ile de Sein, insieme con la nave sorella Ile de Bréhat, è attualmente impegnata nella posa dei 17 mila Km di cavo del consorzio Wacs, che collega il Portogallo con i paesi della costa africana fino al Sud Africa.
La flotta di Alcatel-Lucent e dell’armatore Dreyfus non è nuova in operazioni di questo genere. Altri importanti recuperi erano già stati condotti nel 2004 per la scatola nera e parti dei resti di un aereo precipitato nei pressi di Sharm El Sheikh e nel 2007 nei pressi dell’isola Moorea, nella Polinesia Francese. Sempre nell’ambito delle ricerche relative al disastro aereo del volo Rio-Parigi, due rimorchiatori tra i più potenti al mondo di proprietà dell’armatore Dreyfus – i Fairmount Glacier e Fairmount Expedition – erano stati impiegati per il traino di due idrofoni della US Navy nel 2009.