LinkedIn: la metà degli utenti italiani tradirebbe un amico per la promozione

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Secondo i risultati della nuova ricerca condotta e pubblicata da LinkedIn, il più grande network professionale su Internet al mondo, quando si parla di rapporti personali sul luogo di lavoro le differenze generazionali sono sorprendenti. Lo studio Relationships @Work mette in luce un ampio spettro di comportamenti in ambito professionale, dalla disponibilità a sacrificare le amicizie con l’obiettivo di fare carriera all’attenzione alle prestazioni. Nonostante alcune significative divergenze tra millennial e baby boomer,* le relazioni tra colleghi continuano a essere un elemento importante a tutti i livelli: quasi la metà (46%) dei professionisti intervistati afferma che l’amicizia con i colleghi li rende più felici sul lavoro.

 

I rapporti sul posto di lavoro sono in costante evoluzione e costituiscono un fattore determinante sia rispetto alle dinamiche che si creano in ufficio che a livello di sviluppo professionale individuale“, afferma Nicole Williams, esperta in carriere di LinkedIn e autrice di best-seller. “Questo significa che la creazione di una cultura aziendale trasversale e condivisa da tutte le generazioni, i ruoli e le personalità costituisce un fattore critico per la realizzazione di un ambiente di lavoro positivo. LinkedIn offre una piattaforma che consente di coltivare ed espandere le relazioni e, in ultima analisi, di ottimizzare le proprie opportunità in termini di successo professionale“.

 

Carriera

I professionisti considerano importante la felicità, ma apprezzano anche la competizione e il desiderio di migliorare la propria posizione in azienda. Tuttavia, quando si arriva a parlare delle scelte che sono disposti a compiere per farsi strada sul lavoro, si manifesta un vero e proprio gap generazionale:

  • Quasi un professionista su cinque (18%) sostiene che le relazioni di amicizia con i colleghi influiscono sulle prestazioni perché aumentano la competitività
  • Il 68% dei millennial sacrificherebbe l’amicizia con un collega per ottenere una promozione, mentre il 62% dei baby boomer non prenderebbe nemmeno in considerazione la cosa

 

Amicizie

Felicità, motivazione e produttività sono argomenti di grande interesse per i professionisti in tutto il mondo e, secondo lo studio Relationships @Work di LinkedIn, sussiste una correlazione diretta tra questi aspetti e lo sviluppo di rapporti personali sul lavoro:

  • Più di qualsiasi altra fascia di età, i millennial sostengono che le amicizie sul lavoro esercitano un’influenza positiva, perché li rendono felici (57%), motivati (50%) e produttivi (39%). Al contrario, quasi la metà (45%) dei lavoratori tra i 55 e i 65 anni afferma che l’amicizia con i colleghi non ha alcun impatto sulle loro prestazioni lavorative
  • Tre lavoratori della generazione dei millennial su cinque affermano che socializzare con i colleghi migliora l’ambiente di lavoro, mentre solo due baby boomer su cinque condividono questa opinione
  • Quasi un millennial su tre ritiene che socializzare con i colleghi può aiutare a migliorare la propria posizione professionale

 

Comunicazioni

Dallo studio emerge che i più giovani si sentono maggiormente a loro agio a discutere di questioni personali quando parlano con i colleghi in ufficio

  • Quasi la metà (49%) di tutti i millennial intervistati parlerebbe dello stipendio con i colleghi, contro meno di un terzo dei baby boomer (31%)
  • La maggioranza (53%) dei millennial è disposta a offrire ai colleghi consigli su questioni sentimentali, mentre meno di un quarto (23%) dei baby boomer lo farebbe

 

Relationships @Work: il panorama mondiale

Dal confronto a livello globale dei risultati registrati nei 14 paesi in cui il sondaggio è stato condotto, emerge che le opinioni e il valore attribuito ai rapporti di amicizia con i colleghi sono notevolmente diversi da paese a paese:

  • L’Indonesia è il paese con il maggior numero di professionisti che si sentono più compresi dai colleghi con cui collaborano a più stretto contatto che dagli amici, mentre nel Regno Unito solo il 9% di tutti i professionisti condivide questo senso di affinità con i compagni di lavoro
  • In India un terzo dei professionisti arriverebbe perfino ad affermare di sentirsi più compreso dai colleghi con cui collabora a più stretto contatto che dal proprio partner 
  • In base ai dati più recenti raccolti da LinkedIn, inoltre, la Svizzera è il paese con il maggior numero di professionisti connessi con colleghi su LinkedIn.
  • Nel complesso, sono i paesi europei quelli che registrano il più alto tasso di connettività tra diversi uffici su LinkedIn, seguiti a distanza da paesi quali Stati Uniti e Regno Unito 

 

I rapporti personali sul luogo di lavoro rappresentano un valore condiviso da tutte le generazioni, in ogni cultura e a tutti i livelli. LinkedIn incoraggia tutti i professionisti a consolidare le proprie relazioni con i colleghi attraverso la connessione, la condivisione di contenuti, la promozione e la partecipazione a gruppi specifici di settore su LinkedIn. 

 

LinkedIn invita i professionisti in tutto il mondo a prendere parte alla discussione utilizzando l’hashtag #workbff per condividere i propri “selfie” con i colleghi su LinkedIn, grazie alla nuova funzionalità per la condivisione di foto dai dispositivi mobili inclusa nell’app LinkedIn. 

 

Per saperne di più sullo studio globale Relationships @Work di LinkedIn, visita linkedin.com 


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