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Come preannunciato a Key4biz dall’amministratore delegato di Consip Domenico Casalino, da oggi sarà più facile per le aziende vendere beni e servizi alla PA, attraverso il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA), la piattaforma telematica che Consip gestisce per il MEF, mettendo a disposizione delle amministrazioni per gli acquisti di importo inferiore alla soglia comunitaria (134mila euro per le PA centrali e 207mila euro per tutte le altre).
Partono, infatti, ufficialmente le nuove regole che disciplinano l’accesso e l’operatività sul MePA. Lo rende noto un comunicato odierno di Consip. Tra le varie modifiche introdotte, che riguardano diversi aspetti della procedura, una delle principali è l’eliminazione del requisito di capacità economico/finanziaria per le imprese che si abilitano: tale misura intende facilitare l’accesso e la partecipazione delle micro imprese e delle startup che, pur essendo attive sul mercato, difficilmente riescono a raggiungere il requisito necessario nei primi anni di attività. Ad oggi le imprese iscritte al MEPA con data di iscrizione alla Camera di commercio inferiore a 36 mesi rispetto alla data di abilitazione al MEPA, sono 2.486 sul totale delle imprese abilitate (con una percentuale dell’11,6% rispetto al totale).
Tra le novità introdotte anche la possibilità, ai fini dell’abilitazione, di procedere gradualmente all’eliminazione del requisito della pubblicazione del catalogo, disciplinando tale possibilità a livello di singolo bando. In tal modo si intende dare la possibilità alle imprese di implementare più semplicemente e con minori rischi la propria strategia commerciale.
Infine, un’ulteriore modifica intende ampliare la platea di soggetti che possono abilitarsi al MEPA. Viene infatti prevista la possibilità di abilitazione per le Reti di impresa, gli aderenti alle associazioni di tipo non ordinistico e quindi, più in generale, per chi svolge attività professionale non organizzata ai sensi della legge n. 4/2013. In tal modo – anche grazie all’introduzione del ricorso all’avvalimento in sede di abilitazione – si punta a fornire uno strumento per rafforzare l’offerta commerciale dei soggetti più piccoli, che unendo le proprie forze in una rete d’impresa possono aumentare la loro competitività sul mercato delle forniture pubbliche.