Europa
L’integrazione politica europea è in stallo. È impensabile rilanciarla senza la creazione di un’opinione pubblica europea. Occorre discutere quale Europa vogliamo costruire e bisogna farlo in Europa, superando i limiti linguistici e culturali degli stati nazionali.
Per questo è nata Eutopia, la prima webzine europea che affronta in maniera rigorosa, articolata, ma sempre accessibile, i temi essenziali per il futuro di noi europei. Per questo abbiamo pensato alla collaborazione, unica nel suo genere, di quattro prestigiose case editrici europee: S.Fischer Verlag in Germania, Editorial Debate in Spagna, Éditions du Seuil in Francia, Editori Laterza in Italia. Assieme a partner come Telecom Italia e l’Istituto europeo della London School of Economics in qualità di Academic Partner.
Responsabile del magazine è Eric Joszef, corrispondente in Italia della testata francese Libération.
Autori come Zygmunt Bauman, Luciano Canfora, Paul Collier, solo per citarne alcuni, offriranno la loro riflessione interpretando le questioni del nostro presente in chiave continentale, poiché l’Europa unita ha bisogno di un dibattito pubblico che vada oltre i confini nazionali. Siamo, infatti, convinti che manchi una cultura ed un approccio europeo alle grandi questioni che di volta in volta siamo chiamati ad affrontare.
La rivista sarà presentata mercoledì 9 aprile alle 17.00 presso la casa editrice Laterza (Roma, Via di Villa Sacchetti 17). Interverranno con Giuseppe Laterza, Marcella Logli, Eric Joszef, Lucio Caracciolo e tra gli altri Giuliano Amato, Tullio De Mauro, Andrea Giardina, Stefano Rodotà.
Nell’attenzione che pone alla responsabilità sociale, Telecom Italia ha partecipato fin dall’inizio con entusiasmo all’implementazione del progetto Eutopia mettendo a disposizione quello che di meglio ha: la tecnologia e l’esperienza umana.
La potenza di connessione della Rete è, infatti, lo strumento che permette di condividere le eccellenze: la Rete accorcia le distanze e accomuna gli interessi, arricchendo le persone.
Oggi più che mai, la cultura è protagonista della ripresa economica e sociale del nostro Paese e dell’Europa.
Telecom Italia si è fatta parte attiva di questo progetto, anche attraverso la realizzazione del sito Eutopia e l’ospitalità sui propri server, perché crede fortemente nella tecnologia come fattore abilitante dello sviluppo culturale, della diffusione delle idee, del dibattito collettivo in quanto solo dalla coralità può emergere un nuovo modello di vita sostenibile.
Ogni mese Eutopia (all’indirizzo web: www.eutopiamagazine.eu) si occuperà di un tema (Issue), legato alle priorità politiche europee. Il primo sarà Immigrazione:i flussi migratori dalle altre aree del mondo e le conseguenze demografiche, economiche e sociali, l’impatto delle scelte di policy e dei cambiamenti normativi, il disallineamento delle cittadinanze nazionali ed europee, il confronto con l’atteggiamento passato degli europei verso gli altri. Ci saranno contributi di economisti come Paul Collier, giuristi come Costanza Margiotta, demografi come Ludger Pries e Kyoko Shinozaki, storici come Andrea Giardina. Successivamente si affronteranno i temi del welfare e della democrazia,dell’educazione e della cittadinanza. Ogni tema sarà illustrato da un servizio fotografico d’autore.
Nella sezione Speakers Corner si confronteranno opinioni, anche molto critiche, su aspetti essenziali della tradizione europea e delle scelte che l’Unione verrà chiamata a fare in futuro. All’esordio di Eutopia, il filosofo Fernando Savater parlerà di
‘Cittadini e nativi’ a partire dal caso della Catalogna, il politologo Jan Zielonka proporrà la ricostruzione di una Europa federale su base non nazionale, Lo storico Massimo Montanari racconterà come si è venuta formando l’identità della cucina europea.
Vi saranno poi alcune rubriche che consentiranno al lettore di apprezzare tutta
la profondità e la varietà della cultura europea. Il grande storico Jacques Le Goff ha scritto un contributo sulle età dell’Europa in una rubrica che abbiamo chiamato The Alphabet of Europe. Turning points: un evento storico che ha cambiato le sorti dell’Europa, ad esempio La battaglia di Poitiers del 732 d.C raccontata da Alessandro Barbero; Contrappunti: romanticismo e illuminismo,comuni e signorie, riforma e controriforma, la cultura dell’olio e quella del burro- questo sarà un Luogo per esplorare le polarizzazioni, gli opposti, i dualismi che attraversano l’Europa. Liaisons dangereuses: due personaggi europei del mondo dell’arte, della letteratura, della scienza o della politica che hanno subito l’uno ‘influsso dell’altro. Ad esempio, Christian Goeschel scriverà del rapporto fra Hitler e Mussolini, Amedeo Feniello racconterà la relazione di un mercante genovese del ‘300 con il Re d’Inghilterra Riccardo II e si continuerà con le relazioni tra Beethoven e il suo editore scozzese, fra Picasso e Braques, etc.
Theatres of memory: dai monumenti ai campi di battaglia, dai palazzi alle piazze, i luoghi dell’Europa che ne simboleggiano l’identità. Ad esempio, Anna Foa scriverà del ghetto in Europa. Ipse Dixit: i testi essenziali per La costruzione dell’identità e della cultura europea: da Thomas More a John Maynard Keynes a Vaclav Havel. Eureka!:il genio europeo, le invenzioni scientifiche, politiche e non solo. Portraits: gli europei che hanno eccelso nei vari campi, nel passato e nel presente. New europeans: coloro che hanno deciso di stabilirsi in un altro paese europeo, ex studenti Erasmus o famiglie miste di diverse nazionalità europee. Top of Europe: che libri leggono gli europei? Che film guardano? Quali sono i loro piatti preferiti? Una sezione per confrontare e scoprire i gusti e Le mode dei consumi europei. Key figures: grafici, tabelle, numeri, un luogo per ragionare a partire da dati e statistiche.
Ogni contributo comparirà sia in lingua originale che in inglese.
Si tratta di un progetto ambizioso così come l’Europa che, citando Zygmunt Bauman, “is an active utopia, struggling to coalesce and consolidate the otherwise disconnected, multidirectional actions. How active that utopia will ultimately turn, depends on its actors.”