Telecom Italia, da dirigenti e azienda contributi ai lavoratori in contratto di solidarietà

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Telecom Italia e il Coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Aziendali dei Dirigenti del Gruppo hanno raggiunto un accordo i cui riflessi economici saranno destinati ai lavoratori interessati dal Contratto di Solidarietà.

 

L’accordo individua gli strumenti attraverso i quali i dirigenti di Telecom Italia, modificando temporaneamente alcuni istituti contrattuali, permetteranno all’Azienda di realizzare dei risparmi che saranno monetizzati e che, insieme ad un’analoga somma messa direttamente a disposizione dalla società grazie ai recuperi di produttività, contribuiranno a ridurre l’onere gravante sui lavoratori oggetto di contratti di solidarietà, la cui integrazione salariale per il 2014 è stata ridotta dalla Legge di Stabilità dall’80 al 70%.

 

Le misure contenute nell’intesa – indirizzate ai Dirigenti delle Aziende del Gruppo Telecom Italia – riguardano i seguenti aspetti: 

  • riduzione del tempo di lavoro con riproporzionamento della retribuzione (a valere per il periodo dal 23 aprile 2014 al 30 aprile 2015) nella misura di tre giorni per i Dirigenti il cui trattamento economico complessivo lordo è pari al Minimo Contrattuale di Garanzia e di sei giorni per gli altri;
  • maturazione dell’importo aggiuntivo per rimborso spese non documentabili – previsto nel CCNL per i Dirigenti di Aziende Produttrici di Beni e Servizi –  solo nel caso di pernottamento nella località di trasferta;
  • spettanza – per l’anno 2014 – di trenta giorni di ferie (anziché trentacinque) per i dirigenti che abbiano, al 1 giugno 2014, un residuo relativo ad anni precedenti.

 

Dall’attuazione di queste misure deriveranno risorse economiche stimate in circa quattro milioni di euro. Tale ammontare, unitamente a ulteriori quattro milioni di euro resi disponibili dai recuperi di produttività dell’Azienda, per un totale di oltre 8 milioni di euro, andrà ad alimentare le posizioni contributive dei lavoratori in Solidarietà iscritti ai Fondi Pensione Chiusi; ai lavoratori non iscritti a tali Fondi Pensione sarà corrisposto un equivalente importo una tantum in busta paga, al lordo di imposte e contributi.

 

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