Feltrinelli Real Cinema sbarca nelle sale italiane, si parte con ‘L’impostore’

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Arriva nelle sale di Milano, Roma, Firenze, Torino, Genova, Trieste, Pordenone e Napoli una selezione Feltrinelli di documentari premiati e apprezzati in tutto il mondo.

Italia


Feltrinelli Real Cinema

Feltrinelli Real Cinema, la più importante collezione italiana di documentari, lancia una nuova sfida: portare in sala le “grandi storie, tutte vere” del suo listino.

Un listino che negli ultimi anni si è arricchito – anno dopo anno, festival dopo festival, mercato dopo mercato – di titoli importanti, acquisiti in esclusiva per l’Italia, che prima di uscire nella “tradizionale” formula dvd+libro meritano di essere apprezzati sul grande schermo.

 

Nasce così, con il sostegno di alcuni esercenti delle principali città italiane, REAL CINEMA: un programma che a Milano (Apollo SpazioCinema), Firenze ( cinema Fulgor, Portico, Principe, Alfieri) Roma (cinema Alcazar), Torino (cinema Centrale e Fratelli Marx),Genova (cinema America), Trieste (cinema Ariston), Pordenone(CinemaZero) e Napoli (cinema Astra) permetterà di apprezzare nei prossimi mesi una selezione di documentari premiati in tutto il mondo. Le proiezioni saranno a cadenza settimanale ogni lunedì e/o martedì (per i programmi consultare i siti di ciascuna sala) e nel caso di 5 film – The ImposterHorse BoyAlla ricerca di Vivian MaierChasing IceThe Summit K2 – precederanno, come una sorta di anteprima, una vera e propria uscita “a tenitura”.

 

È il caso di THE IMPOSTER – L’IMPOSTORE, il docu-thriller vincitore del BAFTA 2013 come migliore opera prima: in uscita nelle sale italiane il 20 marzo (dopo un’anteprima al Bergamo Film Meeting il 9, alla presenza del regista), il film di Bart Layton parte dalla storia di una scomparsa – quella del tredicenne texano Nicholas Barclay – per raccontare la storia di una famiglia che contro ogni apparenza ha un bisogno disperato di credere al ritorno del proprio figlio, e di un ladro solitario ricercato dalle polizie di tutta Europa, il cui unico bottino sono le identità altrui. Un noir realmente accaduto che ci interroga sul perché le persone siano così tentate dalla possibilità di fingere, mentire e, più di ogni altra cosa, ingannare se stesse.

 

In occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo che si celebra il 2 aprile arriverà in sala HORSE BOY di Michel Orion Scott, che racconta il viaggio compiuto da Rupert Isaacson e Kristin Neff, i genitori del piccolo Rowan, per curare il figlio. Un mese, nell’estate del 2007, insieme al loro bambino affetto da autismo, attraversando a cavallo tutta la Mongolia alla ricerca di un gruppo di sciamani, nella speranza che i loro riti e il contatto con la natura potessero aiutarlo a guarire da quella che oggi è una delle malattie più diffuse al mondo (nei soli Stati Uniti si stima che i casi potrebbero superare i 4mln nel prossimo decennio). Horse Boy è il racconto di una “cura” cercata nel rapporto con gli animali e con la natura, fino in capo al mondo, tra le steppe dell’Asia: un racconto che, attraverso l’avventura straordinaria di una famiglia, dà voce alle migliaia di genitori che con coraggio e fantasia affrontano ogni giorno la battaglia contro una malattia straziante e misteriosa. Dimostrando come, anche nei momenti più bui, si può aprire la porta alla gioia e alla meraviglia.

 

Dal 10 aprile sarà la volta di ALLA RICERCA DI VIVIAN MAIER di John Maloof e Charlie Siskel, appena presentato alla Berlinale. Vivian Maier è una delle figure più affascinanti della storia della fotografia del XX secolo: una misteriosa tata, autrice in segreto di oltre 100mila scatti, tenuti nascosti per decenni e venuti alla luce per caso solo dopo la sua morte (nel 2009, all’età di 83 anni), è ora considerata una delle più grandi fotografe del Novecento. La sua vita e la sua arte sono svelate attraverso immagini mai viste prima, film e interviste a chi la conosceva. O meglio: credeva di conoscerla. Da New York alla Francia a Chicago, John Maloof (il primo a imbattersi nelle foto di Vivian, restandone ossessionato e lavorando da allora perché ne venisse riconosciuta l’importanza) e Charlie Siskel indagano sul mistero di questa donna, cronica giramondo e fotografa autodidatta ma “tra le più sensibili e penetranti d’America”, come ha riconosciuto il New York Times. Accanto al genio artistico, però, emergono altri aspetti: i ricordi discordanti delle famiglie per cui aveva lavorato, il lato oscuro di una donna che in vita aveva scelto di nascondere se stessa e la propria arte.

 

L’Earth Day – Giornata della Terra, che si celebra in tutto il mondo il 22 aprile, sarà l’occasione per vedere CHASING ICE di Jeff Orlowski, premiato per la

miglior fotografia al Sundance Film Festival, candidato all’Oscar per la migliore canzone.

La straordinaria avventura di James Balog, acclamato fotografo che nella primavera del 2005 raggiunse l’Artico per un difficile incarico affidatogli dal National Geographic: realizzare immagini che aiutassero a raccontare la storia dei cambiamenti climatici della Terra. Nonostante la sua educazione scientifica, Balog era sempre stato scettico sul tema: ma quel primo viaggio gli aprì gli occhi, convincendolo a intraprendere una sfida che avrebbe messo a rischio la sua carriera. Chasing Ice è la storia della missione di un uomo per cambiare il corso della storia con la raccolta di prove inconfutabili sul nostro pianeta che cambia.

 

In uscita il 28 aprile, THE SUMMIT K2 di Nick Ryan racconta il giorno più tragico della storia dell’alpinismo moderno: nell’agosto del 2008, 22 scalatori di diverse nazionalità convergono sul K2, e si apprestano a scalare la vetta più pericolosa del mondo. Appena 48 ore dopo, undici di loro sono morti o scomparsi nel nulla. Mistero ed eroismo si mescolano in un documentario avvincente come un thriller, e spaventoso come un horror.

 

Tra i film in programma solo nelle rassegne REAL CINEMA citiamo almeno un documentario diventato ormai un classico, Downtown 81 di Edo Bertoglio (disponibile dal 10 marzo), girato nel 1980 sulle tracce dell’allora sconosciuto Jean-Michel Basquiat, di cui il regista filma un giorno di vita quotidiana, tra l’amore per la sua inseparabile tromba, i graffiti e i tentativi di vendere un quadro per far fronte allo sfratto imminente; Bill Cunningham a New York di Richard Press (disponibile dal 31 marzo), un ritratto del grande fotografo del New York Times che da oltre quarant’anni immortale nelle sue due rubriche “On the Street” e “Evening hours” le tendenze della moda nella Grande Mela. 

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