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Turismo sostenibile, l’Ue premia progetto italo-svedese

Italia


Si chiama At the Edges of Europe, il nuovo progetto multimediale ideato da un gruppo di creativi italiani e svedesi per la promozione del turismo rurale  sostenibile, e finanziato dal Programma della Commissione Europea nell’ambito delle iniziative a favore della cooperazione e dell’internazionalizzazione dei giovani.

 

Quattro ragazzi e quattro ragazze under 30, provenienti dagli “Estremi d’Europa”, ovvero dalla Sicilia, dall’Emilia Romagna e dalla contea di Stoccolma, lavoreranno insieme  allo sviluppo e all´implementazione di una piattaforma on-line per la creazione di una mappa interattiva di percorsi di turismo rurale e sostenibile, elaborata grazie al coinvolgimento e alla collaborazione a lungo termine tra le eccellenze territoriali e gli stakeholder di varie realtà locali e nazionali operanti nel settore (aziende agricole biologiche, associazioni ambientaliste ed associazioni di categoria, enti pubblici, istituti scolastici, comunità locali, professionisti, PMI etc.)

 

L’idea di fondo è quella di  riscoprire e far riscoprire, ai nostri coetanei e non solo, le proprie comunità di appartenenza, tramite la condivisione, la promozione e il dialogo con gli altri Paesi Europei. Partiremo infatti dalla promozione del patrimonio di eccellenze rurali, culturali e gastronomiche delle nostre regioni di provenienza, Sicilia ed Emilia Romagna, rivalutando soprattutto quelle zone ancora preservate da un punto di vista naturalistico e paesaggistico,  ma magari un po’periferiche e marginalizzate nelle guide turistiche tradizionali – spiega Giuliana Ferrara, 25 anni studentessa e restauratrice in Sicilia,  membro del gruppo italiano ideatore del progetto – per poi  formalizzare e replicare, nella seconda fase del progetto, le best practice in altri contesti italiani, europei ed extra comunitari, fornendo agli utenti web di tutto il mondo uno strumento intelligente, utile e  user-friendly “.

 

Grazie al sistema informatico GIS (Geographical Information System) che permette l’acquisizione, la registrazione, l’analisi e la visualizzazione di informazioni derivanti da dati geografici  e geo-riferiti, verrà creato un Sistema Informativo Territoriale  che raccoglierà specifiche informazioni territoriali sia direttamente consultabili on-line, con l’inserimento di coordinate geografiche, sia attraverso strumenti cartografici. La mappa verrà poi arricchita e completata da informazioni multimediali ricavate dal network di tutti gli stakeholders coinvolti sul territorio. L’utente si troverà così di fronte a vari itinerari italiani di turismo rurale, che forniranno utili suggerimenti, ad esempio, per passeggiate ed escursioni in oasi e riserve naturalistiche oppure per le degustazioni di cibi genuini in aziende agricole biologiche, attraverso la consultazione di schede, foto, video e altri materiali multimediali.

 

A promuovere la mappa interattiva e la visibilità del patrimonio naturalistico italiano penserà il team svedese, con la creazione di strumenti web ad hoc e la realizzazione di strategie marketing on e off-line : “Quando il gruppo italiano ci ha illustrato At the Edges of Europe e ci ha proposto la collaborazione,  abbiamo accettato  immediatamente. La possibilità di mettere le nostre competenze in ambito ICT e marketing al servizio della promozione delle eccellenze italiane e di valori quali il rispetto dell’ambiente e della natura, è per noi una sfida entusiasmante – racconta Alexandra Vikström, 24 giornalista freelance e PR, una delle ragazze del gruppo di Stoccolma che si è unito al progetto –  Come giovani e come nativi digitali comprendiamo la difficoltà delle piccole realtà aziendali e rurali di trovare spazio e sopravvivere nell’era della grande distribuzione, del web, della globalizzazione e della crisi, nonostante l’indubbia qualità dei loro prodotti. Perciò ci impegneremo al massimo per dare alla loro storia, passione e tradizione la visibilità che meritano, nella convinzione che questa iniziativa porti anche una chance di sviluppo territoriale e lavorativo per i giovani che vivono nelle aree più svantaggiate, creando inoltre le basi per l’ innovazione nel settore delle ICT e dei green job .”

 

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