Parte in Sardegna il progetto ‘Borsa digitale’ per dematerializzare e informatizzare la PA

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Prende forma il progetto “borsa digitale” per l’eliminazione di oltre mezzo milione di fogli di carta che, mediamente, ogni anno, vengono utilizzati per scrivere le deliberazioni e gli altri provvedimenti adottati dalla Regione Sardegna.

 

A breve, infatti, i documenti avranno una gestione informatizzata con l’ausilio di strumenti avanzati, quali tablet di ultima generazione, con cui i componenti dell’esecutivo potranno discutere le varie proposte predisposte dagli Uffici. Anche la firma sui documenti approvati sarà apposta digitalmente dal Presidente Ugo Cappellacci e dal Direttore generale della Presidenza consentendo così alla Sardegna di esser la prima regione a rendere pubbliche le delibere firmate digitalmente, come peraltro già avviene per il Buras Digitale.

 

 “In tempi di spending review – ha sottolineato l’assessore degli Affari Generali, personale e riforme della Regione, Mario Florisla Sardegna continua a giocare d’anticipo, come già fatto con altre iniziative di razionalizzazione della spesa, di riduzione degli sprechi e di tagli dei costi dell’apparato politico e amministrativo. A ciò, si aggiunge un ulteriore aspetto non trascurabile ovvero l’ecosostenibilità e il risparmio energetico collegati al progetto“.

 

Il bando di gara, da circa 300mila euro, per la fornitura di prodotti informatici e servizi è stato pubblicato sul sito istituzionale e scadrà il prossimo 5 dicembre.

 

Oltre ai risparmi di carta – il progetto E-gov nazionale punta a una riduzione per l’anno in corso di 3 milioni di pagine con un risparmio fino al 90% dei costi di carta e impatto ecologico – si stima una riduzione dei tempi fino all’80% per le pratiche, in particolare di quelle a basso tasso di informatizzazione.

 

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