Italia
Torna a Roma, fino al 14 ottobre, il Festival Eurovisioni, l’appuntamento che mette a confronto i protagonisti dell’audio-visivo europeo.
L’evento, giunto alla sua XXVII edizione, dedica il dibattito di quest’anno al tema “Rafforzare il servizio pubblico di fronte alla tempesta digitale” ed è ospitato dalle prestigiose location di Palazzo Farnese, Villa Medici e Casa del Cinema.
“Il servizio pubblico radiotelevisivo in Europa è un argomento lungamente discusso in altre edizioni dove abbiamo messo a confronto il modello europeo con quelli esistenti in altre regioni del mondo, – spiega Giacomo Mazzone, Segretario Generale Eurovisioni, discutendo dei punti di forza e di debolezza del sistema misto divenuto lo standard europeo. Non era questo il tema che il Comitato Direttivo avrebbe voluto discutere quest’anno ma, il calendario degli eventi, ci ha costretto a rivedere all’ultimo momento i piani elaborati con grande anticipo. Due gli avvenimenti che hanno determinato la scelta di quest’anno: l’annuncio del governo portoghese fine 2012 di voler privatizzare il servizio pubblico della RTP e, soprattutto, la decisione del governo greco di chiudere con un colpo di mano di tipo militare, il servizio pubblico della ERT subito prima dell’estate 2013. La domanda che questi due eventi hanno fatto diventare d’attualità fra gli addetti ai lavori è se si possa fare a meno in una società avanzata e basata sul modello sociale europeo, del servizio pubblico di radiotelevisione. Se il tanto decantato modello misto pubblico-privato, eretto dal Rapporto Belet approvato dal Parlamento Europeo appena tre anni fa (2010) a base del sistema mediatico dell’Unione, sia già obsoleto e destinato a diventare un ricordo del passato”.
A differenza degli USA (l’esempio virtuoso frequentemente citato di come si possa fare a meno del Servizio Pubblico comunemente inteso) in Europa le tv pubbliche della maggioranza dei Paesi detengono ancora quote significative degli ascolti radiotelevisivi, raggiungono larghe fasce di pubblico (tranne alcune eccezioni) e offrono programmi rivolti a tutte le platee e non solo alla classe dirigente di un Paese. In tempi di austerità diffusa, questa capacità di rivolgersi all’intera popolazione e di tenere insieme il Paese non è più una priorità ai primi posti per le classi dirigenti nazionali. Anzi – in alcuni Paesi – il servizio pubblico radiotelevisivo è scambiato con una qualsiasi “utility” come l’acqua o l’elettricità, di cui si può passare la gestione ai privati. Eppure, la battaglia per un servizio pubblico di tutti non è di certo una battaglia di parte, ma è e dovrebbe essere una rivendicazione di tutti i cittadini, di destra come di sinistra, condotta da chi vi lavora, ma anche appoggiata da tutti coloro che hanno a cuore il modello europeo di sviluppo, solidale e basato sulla volontà di federare i cittadini di ciascun Paese.
Venerdì 11 ottobre vi sarà la sessione di apertura – presieduta da Michel Boyon e con il saluto dell’ambasciatore di Francia, Alain Le Roy – che prenderà il via con alcuni interventi chiave, fra cui quello del vicepresidente dell’UER (Unione delle tv europee), Claudio Cappon, quello del vice Ceo di Eutelsat, Michel Azibert e altri. Nella seconda parte della mattinata il tradizionale intervento delle Autorità di controllo e vigilanza italiana con Francesco Posteraro di AGCOM e francese con Francine Mariani-Ducray del CSA, oltre agli interventi introduttivi del Direttore Generale Rai, Luigi Gubitosi e del Segretario Generale di France Télévisions, Martin Ajdari. A tutti verrà chiesto di discutere del ruolo e dell’importanza del servizio pubblico nel contesto istituzionale, tenendo presente che France Télévisions in Francia sta discutendo in questi giorni il suo COM (Contrat d’objectifs et de Moyens) e la Rai il suo nuovo Contratto di Servizio. Nella mattinata, ELEONORA ANDREATTA, direttore RAI Fiction, presenterà la fiction web “Una mamma imperfetta” di Ivan Cotroneo, produzione Indigo Film e 21 in collaborazione il con Corriere della Sera.
Nel pomeriggio, la parola passerà agli attuali interlocutori del servizio pubblico e cioè a coloro che oggi collaborano col servizio pubblico e beneficiano delle risorse da questi messe a disposizione. Risorse tendenzialmente decrescenti e che sembrano destinate a decrescere ancora in futuro. In questo contesto la voce verrà data dapprima ai grandi produttori di contenuti: per l’atelier «Contenuti: film, fiction, sport, etc.» i detentori di diritti sportivi, per sapere se è pensabile un futuro fatto solo di canali sportivi a pagamento; gli autori/produttori di programmi fiction e film per ascoltare dalla loro voce se sarà possibile finanziare altrimenti che col canone la produzione di fiction costruttrici delle identità nazionali; le industrie delle tecnologie avanzate per sapere da loro se il servizio pubblico può assolvere il ruolo di motore dell’innovazione tecnologica nei Paesi cosi come è stato fino agli anni Novanta in tutta Europa. L’atelier «Finanziamenti e piattaforme di distribuzione» invece, affronterà la questione delle risorse finanziarie disponibili. A partire dalla scelta compiuta in alcuni Paesi di finanziare il sistema radio-tv pubblico solo con i soldi del canone e del budget dello stato (Francia e Spagna) e di come questo si sia tradotto in un calo delle risorse disponibili per il sistema in generale. Ma il problema principale è, soprattutto, quello delle nuove piattaforme, dei nuovi media e del loro contributo possibile o meno, auspicabile o meno, al finanziamento della produzione audiovisiva nazionale. In futuro sempre più convergente dove i programmi tv saranno consumati sempre più spesso off line e non, come oggi avviene, in maniera “lineare”.
L’appuntamento con gli Spettacoli serali di venerdì 11 ottobre alle ore 17.30 è al Cinema Farnese Persol con l’anteprima tedesca del film-TV “George”, di Joachim A. Lang, in presenza del Regista.
Sabato 12 ottobre, i lavori si spostano nel Gran Salone di Villa Medici, per ascoltare le conclusioni dei relatori Jean-Noel Dibie e Gaetano Stucchi, sotto la presidenza di Xavier Gouyou Beauchamps, presidente di Eurovisioni fino al gennaio 2013.
Subito a seguire la Giornata Italiana che concentrerà la sua attenzione sul dibattito in corso in Italia sul rinnovo della Concessione del Servizio Pubblico alla RAI, prevista per il 2016. Un adempimento formale secondo alcuni, oppure un momento di riflessione profonda su come è cambiata negli ultimi vent’anni (la precedente risale a metà anni Novanta) la radiotelevisione in Italia e, soprattutto, di come sono cambiati i bisogni dei cittadini e della società. In una sessione moderata da Marino Sinibaldi, promossa insieme ad Articolo 21 e alla Fondazione Di Vittorio, ne parleranno tra gli altri Sergio Zavoli e diversi costituzionalisti (che spiegheranno meglio le implicazioni di un rinnovo della concessione), tra cui Roberto Zaccaria nonché alcuni esperti europei che spiegheranno come un tale processo avvenga in altri Paesi (con particolare riferimento al rinnovo della Royal Charter della BBC). Chiuderà la discussione un intervento del Direttore Generale della Rai, Luigi Gubitosi.
Dalle 14.30, la sessione “Unirai Antimafia e Legalità”, seminario sulla cooperazione tra Università italiane e RAI per un percorso comune in collaborazione con Fondazione Polis di Napoli e Università Suor Orsola Benincasa. Un incontro per raccontare le esperienze più significative che, in questi anni, sia pure in maniera sporadica, sono state avviate tra RAI, scuole e Università, coordinato da ALDO ZAPPALA’, Docente di strategie e scritture per i media, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Dalle 16, la Proiezione del documentario “OLTRE GOMORRA: come togliere i soldi alle mafie” e a seguire, lo Screening Literacy. Il rapporto europeo sulla Film Literacy. L’Università e l’Europa per la costruzione di una strategia comune per la formazione del pubblico di domani.
Per l’appuntamento Spettacoli, alle ore 17.30, nella Sala Michel Piccoli di Villa Medici, l’Anteprima del film-TV “Vicente Ferrer” di Augustin Crespi, prodotto da Grupo Ganga Producciones per TVE.
Lunedì 14 ottobre presso la Casa del Cinema, dalle ore 10 la Sala Kodak ospiterà l’ultima giornata del festival dedicata al rilancio del dibattito europeo sull’industria audiovisiva. In programma la sessione “Officina 2014: l’Italia in Europa”, seminario sul programma della Presidenza Italiana dell’Unione Europea in materia di audiovisivo e società dell’informazione in collaborazione con Consiglio Italiano del Movimento Europeo e Ministero Italiano degli Affari Esteri. Presenti, tra gli altri, Giuseppe Busia, Segretario Generale del Garante della privacy, Maurizio Mensi, Presidente Comitato Media e Minori – MISE e Silvia Costa, Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo.
Uno sforzo eccezionale, nell’arco di tre-quattro giorni, in cui si porranno le basi per alcuni dei dibattiti che, nei prossimi mesi, caratterizzeranno le discussioni in sede europea e le decisioni da prendere in materia sia in Italia che all’estero.
Il programma completo, sul sito www.eurovisioni.it