Italia
Il Metadistretto Veneto dei Beni Culturali e Ambientali e Fondazione Telecom Italia hanno presentato oggi presso il Museo Nazionale di Altino (VE) il progetto Le Origini di Venezia “Altino, Torcello. Dolci e salate. L’acqua alle origini di Venezia”.
L’iniziativa è volta a scoprire e visitare i luoghi di origine di Venezia proponendo al pubblico un percorso di conoscenza e approfondimento della civiltà di Altino e di Torcello, nonché come queste abbiano avviato il processo di nascita e affermazione della Venezia universalmente conosciuta per aspetti specifici d’innegabile interesse.
Il progetto Le Origini di Venezia “Altino, Torcello. Dolci e salate. L’acqua alle origini di Venezia”, ideato del Metadistretto Veneto dei Beni Culturali e risultato vincitore tra oltre 300 iscritti del bando “I Beni culturali invisibili“ indetto nel 2011 da Fondazione Telecom Italia, vuole proporre un percorso innovativo di riscoperta del nostro Bel Paese; un itinerario storico, naturalistico, culturale e multimediale alternativo che si affianca a quelli legati alla Venezia “classica”, andando alla riscoperta delle origini di una grande civiltà quale quella della Serenissima Repubblica.
Un progetto che ha lo scopo di raccontare in modo interattivo ciò che è ancora visibile delle grandi civiltà che si sono sviluppate nei due siti di Altino e Torcello e riportare alla luce, grazie alle tecnologie più innovative, tutto ciò che l’ambiente mutevole lagunare e la storia nei secoli più recenti hanno riconsegnato all’oblio.
L’elemento che accomuna la storia millenaria alle due realtà di Altino e Torcello è la Laguna, in quanto elemento acqueo, ambiente anfibio sul quale l’uomo ha operato per renderlo salubre e crearvi vita e civiltà, come testimoniano le storie delle due località. E’ sulle sue acque infatti, tramite le vie endolagunari, i percorsi fluviali e le rotte marittime, che sono avvenuti intensi scambi commerciali, importanti rapporti sociali, culturali, religiosi, trasmissioni di usi e costumi e di conoscenze.
La Laguna quindi quale caleidoscopico palcoscenico di storie che si sono susseguite nel corso dei millenni e dei secoli, intessendosi nel gioco di terre emerse e sommerse, e dalle quali ha preso origine Venezia, che sarà la Dominante e la Serenissima Repubblica di ampi territori, oltre il Golfo di Venezia.
E’ in questo senso che si è inteso sottolineare il ruolo dell’acqua nel titolo stesso del progetto e nella definizione dei contenuti, in pieno accordo con il Comitato Scientifico composto da rappresentanti della Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto, Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto, Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna, Soprintendenza speciale per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dalle direzioni del Museo Archeologico Nazionale di Altino e Museo Provinciale di Torcello, nonché da archeologici e studiosi che da anni operano su queste due importanti realtà.
Realizzata con la collaborazione del MIBACT, della Provincia di Venezia e del Comune di Venezia, l’iniziativa ha potuto contare anche sul supporto scientifico del Patriarcato di Venezia – Settore dei Beni Culturali ecclesiastici.
Partner del progetto – che dal punto di vista tecnico è stato sviluppato da Ashmultimedia e Villaggio Globale International – sono Civiltà dell’Acqua, Cooperativa La Traccia, Confartigianato Provinciale di Venezia.
La strutturazione del percorso di visita tra fisico e virtuale
Nel tramite del Comitato Scientifico si sono individuate le tematiche che permettono a un pubblico scolare, specialistico e generico (con livelli di approfondimento successivi) composto di turisti e locali, di scoprire la storia dei due siti comprendendone i processi fondativi, la conformazione urbanistica che nel corso dei secoli si è andata sviluppando ad Altino e Torcello, conoscerne la cultura profusa, le tradizioni di vita, l’economia che ne ha generato la crescita e dato floridità.
“Ambiente”, “Storia”, “Commercio”, “Migrazioni”, “Religione”, “Scavi archeologici” e “Tutela”, questi sono i multi-sfaccettati aspetti, le differenti tematiche che, proposte all’interno del sito web del progetto e dei sistemi tecnologici installati presso i siti (postazioni interattive, percorsi a codici QR, postazioni di realtà aumentata, App) accompagnano il visitatore alla scoperta di Altino e Torcello, della loro evoluzione e decadenza in un arco temporale che complessivamente va dai primi secoli a.C. fino a tutto il Medioevo, alla riscoperta delle straordinarie testimonianze storico-artistiche e architettoniche in questi presenti ancora oggi.
Con questo progetto si è inteso altresì far comprendere al visitatore quanto la storia di Venezia debba molto alle sue terre di origine: il pubblico verrà introdotto/accompagnato in un viaggio “ideale” alla scoperta di quelle radici, siano esse testimonianze immateriali (conoscenze fatte di tradizioni, saperi, usi e costumi tramandati e profusi nel contesto lagunare) o beni materiali (si pensi ad esempio al processo di reimpiego di materiali altinati presso Torcello, Venezia e il suo ambito territoriale) che sono alla base e all’origine della futura storia della Serenissima.
L’aspetto che tuttavia maggiormente qualifica e fortemente caratterizza questa iniziativa è la tipologia di percorso che il pubblico potrà effettuare sia da casa che direttamente nei siti di interesse e presso il Future Center di Venezia. Un percorso di visita multimediale, innovativo e immersivo nei luoghi fisici e virtuali (fruibili tramite Realtà Aumentata) ed effettuabile tramite:
Un sito web che permette all’utente di navigare all’interno delle varie tematiche sopraindicate, e che ricompongono i variegati aspetti storici, culturali, economici, religiosi di Altino e Torcello, intese come singoli fotogrammi di un unico film composto di immagini e parole e che, nell’insieme, diviene un viaggio diacronico tra le due realtà veneziane;
Totem da pavimento e Tavoli touch screen installati presso i siti di Altino e Torcello e il Future Center di Venezia e dai quali il pubblico, in tre livelli di approfondimento (legati alla tipologia di utente: scolare, specialistico e generico), può raccogliere le diverse informazioni sui siti e su importanti aspetti relativi all’ambiente lagunare veneziano;
Percorsi fisici tramite TAG QR grazie ai quali il visitatore, inquadrando con il suo Smartphone il codice posto lungo il percorso di avvicinamento e presso i siti d’interesse o accanto all’oggetto d’interesse, trae contenuti specifici;
App di Realtà Aumentata: un codice QR opportunamente posizionato fa sì che sullo Smartphone (device Android e Apple) del visitatore appaia la ricostruzione virtuale e tridimensionale della Porta-Approdo di Altino e del Battistero di Torcello adiacente alla Cattedrale di Torcello: beni archeologici ormai perduti, ma ricostruiti virtualmente grazie all’analisi filologica e scientifica svolta dai partner del progetto.
Giuseppe Sbalchiero, Presidente del Metadistretto Veneto dei Beni Culturali e Ambientali: “E’ un progetto per valorizzare il Patrimonio Culturale attraverso le innovazioni che nascono dal territorio e coniuga l’approccio scientifico dei contenuti con la suggestione data dalle tecnologie avanzate”.
Marcella Logli, Segretario Generale di Fondazione Telecom Italia: “Auspichiamo che il contributo di Fondazione Telecom Italia, che con i suoi progetti connette cultura e tecnologia, territorio e maestria, serva a creare modelli virtuosi emulabili da altre realtà (pubbliche e private)”.