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Ad agosto, la percentuale di spam nel traffico email è stato del 67,6% di tutto il traffico globale, secondo i dati di Kaspersky Lab, registrando una decrescita del 3,6% rispetto a luglio. Nonostante però la percentuale di spam totale sia diminuita, si è registrato un aumento del numero di messaggi di phishing, che sono cresciuti del 10% rispetto a luglio, mentre il volume di messaggi di spam contenenti allegati nocivi è cresciuto di 2,5 volte, assestandosi al 5,6% di tutto il traffico email.
Nonostante il periodo estivo, i cyber criminali hanno continuato con il bombardamento di messaggi fasulli che annunciavano prenotazioni aeree e di hotel inesistenti, anche a nome di aziende molto conosciute. Ad esempio, booking.com e Delta Air Lines sono state utilizzate dagli spammer per i loro attacchi. In agosto, Kaspersky Lab ha ancora una volta registrato un massiccio mailing di lettere fasulle, che a prima vista potevano apparire perfettamente legittime e invitavano gli utenti ad aprirle per scarirare fantomatici allegati nocivi. La vittima veniva in questo modo infettata dal Trojan Tepfer, che rubava le credenziali del computer dell’utente.
Agosto ha visto anche la crescita di messaggi di phishing che apparentemente provenivano da Apple, con la richiesta da parte dell’azienda di conferma delle proprie credenziali dell’account iTunes. L’obiettivo preferito dai cyber criminali rimangono comunque i social network.
Il nome di famose agenzie di spedizioni, quali FedEx, UPS e DHL, sono apparsi in numerosi messaggi di spam. Le email informavano i clienti che un pacco non era stato recapitato a causa di un non meglio precisato problema e che avrebbero dovuto aprire il file allegato e stampare il documento, che doveva poi essere consegnato all’ufficio dell’azienda in questione per ulteriori informazioni. Gli spammer cercano in tutti i modi di far apparire i messaggi perfettamente legittimi utilizzando email, contatti e indirizzi verosimili.
Ad agosto, Kaspersky Lab ha inoltre rilevato mailing che pubblicizzavano corsi online. Questa categoria di messaggi, che si sono sempre focalizzati su scuole e università, ad agosto invitavano chi non avesse superato l’anno scolastico a richiedere maggiori informazioni alle organizzazioni citate.
Tra i paesi fonti di spam, nella Top 3 troviamo la Cina, gli USA e la Corea del Sud, da cui provengono circa la metà di tutti i messaggi di spam globali.
“In estate gli spam diventano più pericolosi, il numero di messaggi scam aumenta e con loro anche gli allegati nocivi“, ha dichiarato Tatyana Shcherbakova, Senior Spam Analyst di Kaspersky Lab. “E’ importante ricordare che le aziende difficilmente chiedono la conferma di dati e informazioni personali senza una notifica ufficiale, ma semplicemente aprendo l’allegato di una email. Se questo dovesse accadere, è meglio contattare il servizio informazioni dell’azienda in questione prima, per avere maggiori dettagli“.
La versione completa del report è disponibile su Securelist.