Italia
“La via di uscita per le nostre città ingolfate dal traffico e smog deve portarci in Europa e all’adozione di standard per una nuova gerarchia nella mobilità urbana. La crisi in corso ha effetti sui comportamenti degli italiani che chiedono servizi di trasporto pubblico più efficienti e vedono l’aumento dei passeggeri su autobus, tramvie e metrò e la riduzione dei volumi di traffico e consumo carburanti. Abbiamo una grande opportunità, quella di passare dal dominio anche culturale dell’auto privata che sottomette tutto il resto anche in termini di “spazi fisici” (siamo al record di 61 veicoli per ogni 100 italiani neonati compresi) al primato del trasporto pubblico con il dominio della cura del ferro (tramvie e metropolitane), con più aree pedonali e più ampie zone a 30 km/h, mobilità leggera con piste ciclabili funzionali ai percorsi casa-scuola-lavoro-mercato, tutela dell’utenza debole come pedoni, ciclisti e motociclisti anche con le opportune modifiche del Codice della Strada“.
Lo ha detto il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis nel corso del suo intervento di stamattina a Milano al convegno “Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Pums, la mobilità si riapre alla città” promosso dal Comune di Milano, che ha aggiunto: “Ampiamente sottovalutata nelle politiche nazionali, proprio la bicicletta del resto si è presa una bella rivincita: nel 2012 dopo 48 anni l’acquisto di bici ha superato quello dei veicoli: 1.748.000 contro 1.450.000. Se vogliamo immaginare le nostre città fra venti anni con aria pulita e meno problemi, dobbiamo partire dai cambiamenti in corso nel comportamento degli italiani. Da parte nostra cercheremo non solo di invertire la tendenza alla riduzione delle risorse in atto da 18 anni in particolare sugli incentivi all’acquisto di nuovi autobus e materiale rotabile, ma anche di utilizzare al meglio i 4.9 miliardi già sbloccati per il settore“.