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Le grandi aziende e le PMI utilizzano gli strumenti social per il business – ovvero le tecnologie che abilitano la collaborazione e la comunicazione aziendale, come intranet, videoconferenze e social network – in modo estremamente differente, implicando per i partner modalità di vendita e opportunità molto diverse, secondo quanto emerge da un nuovo studio presentato oggi da Microsoft durante la sua annuale Worldwide Partner Conference.
Lo studio, condotto dalla società di ricerca Ipsos su un campione di quasi 10.000 utenti appartenenti a PMI e grandi aziende in 32 Paesi diversi, rivela che, oltre a utilizzare soluzioni come intranet e messaggistica istantanea, le PMI sono più propense ad utilizzare molteplici strumenti social esterni per scopi professionali. Nelle grandi aziende, invece, è più probabile che vengano adottati meno strumenti di collaborazione.
“Le tecnologie di social collaboration rappresentano un’opportunità in crescita per i partner in virtù della grande domanda da parte degli utenti finali sia di grandi aziende che di PMI “, ha dichiarato Jon Roskill, Corporate Vice President, Worldwide Partner Group di Microsoft. “In ogni caso, ciascun segmento utilizza queste tecnologie in modo diverso, con le PMI che puntano su public FTP/cloud storage, social network esterni, piattaforme di blogging, e le grandi aziende che, al contrario, preferiscono chiaramente le intranet, i team site e le videoconferenze. Queste differenze rappresentano un’opportunità imperdibile per i partner e ci stiamo impegnando per aiutarli a capitalizzare il potenziale di quest’area. Siamo convinti che Microsoft disponga delle competenze, del portfolio e della visione necessari per trasformare in realtà il futuro della collaborazione sul posto di lavoro“.
Altre differenze distintive che emergono dallo studio sono le seguenti:
- Nonostante, sia nelle grandi aziende che nelle PMI, gli strumenti social siano principalmente utilizzati per la comunicazione tra colleghi (7 su 10 utenti finali del campione totale), nelle aziende più piccole tali strumenti vengono utilizzati per svolgere una più ampia varietà di attività, tra cui la comunicazione con consumatori, clienti o fornitori e la ricerca di consumatori, clienti e concorrenti. Al contrario, è più probabile che gli utenti finali delle grandi aziende utilizzino gli strumenti social per trovare un esperto o un’informazione all’interno della loro azienda.
- Esistono ancora ostacoli all’adozione, sia nelle grandi aziende che nelle PMI. In entrambi i casi, la sicurezza (71% degli utenti finali delle grandi aziende vs. il 60% di quelli delle PMI) e il calo della produttività (58% nelle grandi aziende vs. 59% nelle PMI) vengono identificati come i rischi principali.
- Gli utenti finali delle grandi aziende sono più inclini ad affermare che i loro reparti IT possono rappresentare una barriera all’utilizzo degli strumenti social (41% nelle grandi aziende vs. il 36% nelle PMI)
- Nelle grandi aziende è più probabile che l’utilizzo degli strumenti social sul posto di lavoro sia regolamentato per preoccupazioni legate all’immagine aziendale (27% vs. 21% nelle PMI) o alla perdita di dati (25% nelle grandi aziende vs. 22% nelle PMI).
“La consumerizzazione dell’IT ha cambiato le fondamenta della comunicazione aziendale e gli strumenti enterprise social sul posto di lavoro seguono ora un modello ‘bring your own device’“, ha dichiarato Rebecca Sizelove, Associate Vice President, Ipsos Public Affairs. “Tuttavia, esistono differenze sostanziali nel modo in cui le PMI e le grandi aziende utilizzano questi strumenti, e gli IT decision maker necessitano ancora di formazione per comprendere appieno i potenziali vantaggi di questi strumenti social. Ciò determina un’opportunità per i fornitori IT che possono diffondere consapevolezza su questi strumenti e venderli ad aziende di qualsiasi dimensione“.