Italia
Un insieme organico di linee guida, che condurranno entro breve all’approvazione dell’Agenda Digitale del Veneto, è stato adottato dalla giunta regionale su proposta del vicepresidente e assessore regionale all’informatica Marino Zorzato. Lo scopo del provvedimento è di delineare gli obiettivi strategici dell'”Agenda Digitale del Veneto” e i temi e le direttrici di sviluppo lungo le quali si articolerà con riferimento al periodo 2013-2015.
“L’amministrazione regionale – spiega Zorzato – sta gendo da anni nel campo dell’ammodernamento e della semplificazione dei rapporti con i cittadini, grazie anche alle nuove tecnologie, con l’obiettivo di sostenere un processo ampio di innovazione e di crescita della competitività del territorio veneto. In questo percorso la Regione ha deciso nell’agosto scorso la realizzazione dell’ “Agenda Digitale del Veneto”, vale a dire del documento programmatico che delinea gli sviluppi della Società dell’Informazione in ambito regionale, in continuità con i processi pianificatori già intrapresi e la normativa in materia“.
Queste guida, elaborate da un gruppo di lavoro, individuano come obiettivi strategici il miglioramento della qualità della vita delle persone e delle famiglie; il sostegno alla competitività delle imprese del territorio e l’accrescimento dei livelli di efficienza/efficacia della Pubblica Amministrazione locale. Per raggiungerli vengono delineate le aree prioritarie di intervento e gli ambiti d’azione che supporteranno la realizzazione concreta dell’ “Agenda Digitale del Veneto”.
Quest’ultima punterà, tra l’altro, ad un ulteriore sviluppo di reti a “banda larga” e a “banda ultra larga“, anche attraverso l’incremento delle infrastrutture tecnologiche, per dare copertura alle aree in “digital divide” e dotare la Regione di un’infrastruttura di connessione capace di ottimizzare i servizi offerti dalla PA; la promozione dell’egovernment e l’avvicinamento dei cittadini alle istituzioni pubbliche, grazie anche all’utilizzo dei “social media”; lo sviluppo del “cloud computing” a favore del settore pubblico e del settore imprenditoriale; l’estensione dell’alfabetizzazione informatica; la creazione delle condizioni per una partnership pubblico-privata diretta a realizzare le piattaforme tecnologiche indispensabili alla realizzazione di “smart cities“; lo sviluppo dell’economia e del business digitali, favorendo la crescita delle startup tecnologiche e la diffusione dell’ecommerce.