Italia
Un tavolo europeo per la difesa della produzione industriale della microelettronica ed in particolare un focus group sui circuiti stampati: è stata questa la proposta fatta dai vertici di Confindustria Anie ad Antonio Tajani, Commissario europeo per l’industria e l’imprenditoria, che l’ha accolta con favore.
L’obiettivo è quello di frenare la deindustrializzazione del settore che si è fatta sempre più stringente a causa della concorrenza spietata del far east, coinvolgendo i rappresentanti dell’industria europea del settore e le parti sociali.
L’impatto della microelettronica sull’industria è cruciale. Nel caso italiano, ad esempio, a fronte di un mercato interno della microelettronica di circa 4 mld , l’industria elettronica ha generato nel 2011 un mercato che, anche limitandosi alla sola componente manifatturiera, è pari a ben 30 mld per arrivare poi ad un mercato finale di servizi tecnologicamente avanzati legati all’ICT di circa 70 mld .
Antonio Tajani, Vice-Presidente della Commissione Europea, ha dichiarato: “La Commissione è impegnata su questo fronte ormai da tempo. Con l’approvazione, lo scorso luglio, del Piano d’azione sulle tecnologie abilitanti fondamentali -che includono anche la microelettronica- abbiamo definito delle azioni concrete per rafforzare la competitività di un settore le cui potenzialità di crescita, anche occupazionale, sono molto importanti. Per questo, il prossimo 27 febbraio, assieme ai Commissari Kroes, Maire Geoghegan Quinn e Hahn daremo il via ad un Gruppo ad alto livello sulle tecnologie abilitanti fondamentali che avrà l’obiettivo di seguire l’implementazione del piano di azione e di consigliare la Commissione“.
Nonostante la crisi, l’industria europea è potenzialmente in grado di sostenere la ripresa della crescita. “Tuttavia – ha sottolineato Claudio Andrea Gemme, presidente di Anie – una crisi strutturale come quella di cui soffre la microelettronica da oltre un decennio può essere affrontata solo facendo sistema a livello europeo. Anie da tempo è impegnata a mettere a fattor comune il patrimonio di tecnologie e competenze di cui dispone ed è pronta a farlo con i partner europei. Ringrazio il Commissario Tajani, per la disponibilità ad aprire il confronto su un settore così importante“.
“Vi sono situazioni emblematiche nel settore industriale della microelettronica che meritano di essere sottolineate – ha aggiunto Gabriella Meroni, presidente dell’Associazione Componenti Elettronici di ANIE -. Un esempio è quello della produzione di circuiti stampati dove negli ultimi dieci anni a causa di regole continentali fortemente penalizzanti e della concorrenza sleale dal far-east i produttori europei sono più che dimezzati e in Italia in particolare sono stati ormai decimati con conseguente ricaduta su tutta la catena di fornitura e sub-fornitura.“
Federazione ANIE raduna all’interno di Confindustria oltre 1300 imprese organizzate in undici associazioni dei settori dell’elettrotecnica e dell’elettronica. Con un fatturato nel 2011 di circa 71 miliardi di euro, 450 mila addetti e un’incidenza dell’export superiore al 40%, rappresenta un settore industriale di peso all’interno dell’economia nazionale.
In particolare, Anie rappresenta i comparti dell’industria manifatturiera ad alta e medio-alta tecnologia, secondo la classificazione OCSE basata sull’intensità di ricerca e innovazione. Il 48% della spesa per ricerca e sviluppo dell’industria italiana origina, infatti, dai comparti dell’elettrotecnica e dell’elettronica. La quota media di fatturato dedicata dalle imprese del sistema ANIE alle attività di R&S è risultata nel 2011 pari a circa il 4%. L’alta tecnologia contribuisce per il 30% al fatturato aggregato del settore, suddivisa nei comparti degli apparati e sistemi per comunicazioni, componenti elettronici, automazione e misura. I comparti a medio-alta tecnologia, da cui origina il restante 70% del fatturato di settore, includono apparecchi domestici e professionali, energia, illuminazione, componenti e sistemi per impianti, trasporti ferroviari ed elettrificati, ascensori e scale mobili, cavi, sicurezza e automazione edifici.
Nel dialogo sistemico con la Commissione europea, Anie è impegnata anche su temi di forte sviluppo per il futuro quali le smart grid e l’emobility.