Agenda Digitale: presentato il Rapporto CISIS su scuola, sanità e trasporti

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Il caso Lombardia

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A che punto sono le Regioni rispetto agli obiettivi dell’Agenda digitale europea? Tenta di rispondere a questa domanda il iI Rapporto sull’innovazione nell’Italia delle Regioni (Riir) presentato questa mattina a Palazzo Pirelli durante un convegno introdotto dal presidente della Regione Lombardia.

 

Curato dal Cisis (Centro interregionale sistemi informativi, statistici e geografici), organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il documento scatta una fotografia a due tinte.

 

Da una parte, le Regioni hanno lavorato per migliorare il tasso di fiducia e sicurezza delle reti, per portare internet veloce e superveloce a tutti i cittadini. Hanno posto le premesse della piena transizione di servizi pubblici e privati verso il digitale e messo in campo azioni per innalzare il livello delle competenze digitali e offrire sempre più servizi online.

 

Contemporaneamente è stato favorito l’impiego dell’Ict in modo intersettoriale per rispondere alle sfide in campo sociale, sanitario, della scuola e dei trasporti.

 

Dall’altra, però, le stesse Regioni si trovano a dover recuperare un divario ancora significativo rispetto ai target europei. A livello nazionale il Nord è più avanti rispetto al Sud, dove solo il 43 per cento delle persone utilizza internet almeno una volta alla settimana, 5 punti al di sotto della media italiana e molto al di sotto della media europea. Le Amministrazioni hanno così deciso di fare squadra e di costituire una vera e propria Cabina di regia dedicata all’Agenda digitale.

 

La strategia interregionale, in particolare, ha posto al centro la circolarità del dato pubblico come essenziale per il cambiamento.

 

IL CASO LOMBARDO – Il presidente della Lombardia ha ricordato quanto è stato fatto a partire dal varo, nell’autunno del 2011, di una propria Agenda digitale, strumento che ha permesso di realizzare interventi incisivi, coerenti con le aree individuate dal documento europeo (Digital divide, Infrastrutture abilitanti e servizi digitali, Interoperabilità e standard, Patrimonio informativo pubblico, Cittadinanza digitale, Ricerca e innovazione nell’Ict).

 

Questo perché – ha spiegato il presidente lombardo – le Regioni hanno un compito rilevante in materia di innovazione. Con le nostre azioni favoriamo progetti, investiamo risorse (quasi un miliardo di euro all’anno nell’ultimo quinquennio)  e assumiamo un ruolo di coordinamento verso gli Enti locali per creare sinergie, realizzare politiche più efficaci e valorizzare gli investimenti“. Da questa consapevolezza e modo di agire è scaturito un programma fitto di interventi che, in un certo qual modo, ha rivoluzionato, e semplificato, il rapporto cittadini/Amministrazione pubblica.

 

LA SCUOLA – Tramite i bandi ‘Generazione web Lombardia’ più di 330 istituti superiori hanno potuto acquistare netbook e tablet, sfruttando gli oltre 8 milioni di euro stanziati da Regione Lombardia.

 

UNA P.A. PIÙ EFFICIENTE – Per rendere più efficiente la Pubblica amministrazione sono state approvate le linee guida per la dematerializzazione negli Enti locali; per digitalizzate le procedure autorizzative delle Fer (Fonti energetiche rinnovabili); assegnati oltre 2 milioni di euro  per la realizzazione di 12 progetti di digitalizzazione e integrazione dei sistemi informativi.

 

LA MOBILITÀ E LA BIGLIETTAZIONE ELETTRONICA – Per rendere sempre più agevoli gli spostamenti dei Lombardi e facilitare l’acquisto dei documenti di viaggio, Regione Lombardia ha avviato la sperimentazione del sistema di bigliettazione elettronica con Trenord, ATM, Bresciamobilità, Nordcom, tramite l’utilizzo della Carta regionale dei servizi (Crs).

 

LA SANITÀ – In ambito sanitario spicca la diffusa realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse), facilitata anche dal completamento della distribuzione della tessera sanitaria elettronica a tutti i cittadini. Per ora solo la Lombardia ha completato la consegna.

 

LE INFRASTRUTTURE SMART – La Lombardia è vicinissima alla totale copertura del territorio con la banda larga (97,4 per cento, con obiettivo 99,8 per cento a luglio) e ha avviato sperimentazioni e partnership per iniziare il cammino verso la banda ultralarga.

 

RICERCA E ICT – In questo campo sono stati finanziati progetti territoriali per 28 milioni di euro; riconosciuti 34 cluster di aggregazione tra imprese ed enti di ricerca nel digitale; finanziati 4 bandi alle imprese specificatamente rivolti all’Ict e alle start up basate sul digitale con 14 milioni di euro.

 

OPEN DATA – Quella dell’accessibilità dei dati delle Pubbliche amministrazioni è un’altra leva su cui Regione Lombardia sta scommettendo. Dal 23 marzo 2012 è infatti online il Portale regionale ‘Open data’, che permette di accedere a un’unica grande banca dati, dove sono consultabili, in modo libero e gratuito, un’ampia quantità di informazioni già in possesso della Regione, che riguardano l’economia, la società, il territorio e le istituzioni lombarde.

 

Questo “pacchetto” ha già consentito anche la realizzazione di centinaia di App a disposizione di tutti.

 

PIÙ FORTI SE UNITI – “Importanti risultati – ha concluso il presidente – sono stati raggiunti anche con la gestione telematica delle procedure di gara (piattaforma Sintel, Negozio elettronico e centrale regionale acquisti)”.

 

L’auspicio del presidente è però quello che “grazie a una più intensa collaborazione con lo Stato da una parte e con le Autonomie locali dall’altra il contributo delle Regioni alle politiche di digitalizzazione e innovazione possa diventare ancora più forte”.

 

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