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Unione Nazionale Consumatori: Natale 2012, 215% in piu’ sul carrello della spesa?

Italia


Il costo del carrello di Natale può aumentare del 215% se si presta poca attenzione nel fare la spesa“. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (seguilo su Twitter @massidona), in riferimento ai dati emersi dall’inchiesta dell’associazione sui consumi natalizi.

 

Preferire un canale di vendita rispetto ad un altro può farci spendere il 40% in più -spiega Dona- basta considerare ad esempio che l’insalata di mare in un discount costa 8 euro e 50 al chilo mentre in pescheria anche oltre 30 euro. Aspettare, poi,  l’ultimo momento per acquistare tutti i prodotti, anche quelli come la pasta e il vino che potremmo invece comprare prima e conservarli, può far lievitare la spesa del 20%; così come, d’altro canto, la buona abitudine di confrontare i prezzi ed approfittare delle offerte può far risparmiare circa il 35%. Questi sono solo una parte dei dati della nostra inchiesta che dimostrano le conseguenze per il portafoglio di alcune leggerezze nel fare la spesa; a queste aggiungiamo gli sprechi, i costi energetici e la poca attenzione all’ambiente: tutti fattori che possono far aumentare il prezzo del nostro carrello più del duecento per cento“. (Clicca qui per i risultati completi)

 

Per dare concretezza a questi numeri -conclude Massimiliano Dona- basti pensare che la spesa per quattro persone al discount, che secondo le nostre rilevazioni costa 56 euro e 3 centesimi, può arrivare, se non si seguono alcune accortezze, a 176 euro e 49 e quella al mercato e negozi al dettaglio da poco più di 100 euro passerebbe a 315 euro e 19: non certo bruscolini, soprattutto in questo periodo di crisi“.

 

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