Indagine AIRES: le famiglie italiane e la sfida digitale

di |

Italia


Quanto sono digitali gli italiani” è l’indagine Flash condotta dall’Ufficio Studi AIRES nel mese di ottobre 2012 su 100 persone che sono entrate nei punti vendita delle catene aderenti ad AIRES a Roma e Milano. I risultati rilevano che ormai nelle case c’è almeno un computer con cui gli italiani si collegano regolarmente a internet per svago, per lavoro e per scaricare film, giochi, musica. Le rilevazioni Istat a novembre 2012 attribuivano al 54,6% delle famiglie italiane un collegamento domestico a internet.

 

Pochi degli intervistati utilizzano il computer per usufruire di servizi on line (7%) o per fare shopping in rete (6%). Fra gli altri risultati emerge che tre quarti dei Milanesi e metà dei Romani possiedono uno Smartphone con cui si collegano a internet, e fra quelli che non ce l’hanno il 90% lo vorrebbe. Questo fa dello Smartphone l’oggetto tecnologico più desiderato dagli italiani! Il dato corrisponde con le stime dell’Osservatorio Smau/Politecnico di Milano che parlano di 32 milioni di telefoni collegati a internet in mano agli italiani entro fine 2012 e ben 50 milioni entro fine 2015.

 

Solo un quarto degli interpellati dall’Ufficio Studi di AIRES possiede anche un tablet, che per i professionisti sembra essere diventato un prezioso sostituto del computer ma non è al centro dei desideri di impiegati, casalinghe e senior. Per gli studenti è interessante ma spesso fuori portata. Secondo l’Osservatorio Smau/Politecnico di Milano i tablet posseduti dagli italiani oggi meno di tre milioni, potrebbero diventare 11 milioni entro il 2015. Secondo l’indagine dell’Ufficio Studi AIRES la Smart-Tv, la televisione interattiva, è

posseduta da circa un quarto degli interpellati, qualcuno si lamenta del fatto che è difficile da usare, ma è desiderata da un altro quinto. Gli studenti e i giovani in genere sembrano meno interessati alla televisione privilegiando sempre di più Internet. I dati rilevati sono superiori alla media nazionale che vede 2,5 milioni di internet Tv attive in Italia, secondo l’Osservatorio Smau/Politecnico di Milano, ma che sono destinate a diventare 12 milioni entro il 2015. Per alcuni, soprattutto padri e madri di famiglia, cambiare la televisione con un apparecchio in grado di connettersi a Internet può essere interessante ma non subito, magari quando si guasterà il televisore che hanno cambiato da poco.

 

Il lettore di e-book rimane uno strumento poco diffuso, abbastanza misterioso e poco desiderato, anche se per alcuni giovani e giovanissimi sembra non servire perché i libri digitali si scaricano e leggono anche su smartphone e su tablet. «Le famiglie» ha dichiarato Albino Sonato, Presidente di AIRES, «hanno cambiato

abitudini negli ultimi anni e nei prossimi lo faranno ancora di più grazie a tecnologie incontinua evoluzione. Seguire e comprendere questa evoluzione è per noi sempre più importante: è nei nostri negozi che gli italiani vengono a cercare e conoscere le nuove dotazioni tecnologiche personali e per la casa attraverso un contatto diretto con prodotti e tecnologia. Questo sarà sempre più il ruolo dei nostri punti di vendita, veri e propri luoghi di esperienza e di incontro con l’innovazione”. “La digitalizzazione delle famiglie”, ha continuato Albino Sonato, “è oggi uno dei fronti principali su cui investire per sostenere e rilanciare il nostro Paese e noi siamo entusiasti di poter intercettare e cavalcare la spinta che deriverà dall’applicazione dell’Agenda Digitale e dai programmi ad essa collegati.”

 

Fra gli altri risultati rilevanti dell’indagine emerge che per oltre la metà degli interpellati è normale collegarsi a internet con diversi apparecchi, computer, smartphone… e per un sesto di questi la multicanalità è già una realtà. Il 60% è a conoscenza del fatto che è possibile integrare smartphone e soluzioni di altro tipo per la gestione della casa, per  esempio, ma pochi ancora però sanno come farlo o sembrano interessati a farlo. Davide Rossi, Direttore Generale di AIRES, ha dichiarato «Certo le difficolta che il mercato e i consumi stanno attraversando non facilitano questo processo di evoluzione. I dati rilevati per AIRES da Accenture evidenziano per il mese di ottobre un calo nelle vendite anche rispetto al 2011 e questo decisamente non ci conforta. Tuttavia i comportamenti digitali delle famiglie influenzati dalle nuove tecnologie e alimentati dalla nostra grande rete sul territorio, la crescente spinta delle nostre aziende associate verso nuovi modelli di relazione con il consumatore e la grande passione degli italiani per la tecnologia ci fanno guardare al futuro con positività».

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz