Italia
Un’occasione importante viene offerta da Enel alle start-up. Si tratta dell’iniziativa rivolta a sostenere progetti di innovazione nelle tecnologie pulite promossa dal Gruppo attraverso Enel Lab, il laboratorio ad hoc lanciato agli inizi di luglio.
“Il nostro obiettivo – spiega il responsabile Alberto De Paoli in un’intervista con Il Sole 24 Ore – è quello di dare un contributo significativo e concreto a start-up al servizio dei Paesi in cui siamo principalmente presenti. Ci proponiamo come partner in un loro percorso di crescita di due anni, alla fine del quale si prevede una relazione più duratura fatta di rapporti commerciali e di sostegno al loro sviluppo internazionale tramite la presenza del gruppo Enel nel mondo“.
L’iniziativa, promossa nell’ambito delle celebrazioni dei 50 anni di Enel, ha suscitato molto interesse come dimostrano l’elevato numero di visite a sito internet dell’iniziativa e il buon numero di idee presentate finora. Sono state raccolte undici candidature e altre settanta sono in fase di valutazione, ma c’è tempo fino al 15 ottobre per presentare sul sito di Enel Lab la propria proposta e provare così ad aggiudicarsi un finanziamento che va dai 250mila fino a 650mila euro.
Questo percorso virtuoso di valorizzazione dei progetti innovativi sta riscuotendo un buon plauso e, come sottolinea il responsabile, “dopo il fisiologico rallentamento registrato ad agosto, dai primi di settembre è ripreso un consistente flusso di richieste. Da luglio a oggi abbiamo registrato 180mila visite soprattutto da persone in arrivo dai Paesi su cui abbiamo lavorato“.
La selezione di Enel Lab è aperta a società regolarmente registrate in Italia e Spagna, con validata potenzialità di crescita, pronte a presentare un progetto per realizzare prodotti e servizi cleantech-based. La gara entrerà nel vivo a metà ottobre: “A quel punto – chiarisce De Paoli – ci saranno due livelli di screening. Una prima scrematura di tipo qualitativo in cui si valuterà quanto l’iniziativa è in linea con il nostro obiettivo. Poi ci sarà un secondo screening che sarà focalizzato più su aspetti di dettaglio: l’attenzione sarà quindi focalizzata sul business plan, sulle persone che comportano la squadra, sui brevetti che hanno già registrato. Un doppio livello di selezione, dunque, per arrivare a individuare 15 società“.
I finalisti saranno al centro di una sessione di pitch che dovrebbe svolgersi tra fine febbraio e inizio marzo: “In quell’occasione – spiega ancora il responsabile – individueremo le nomination dei sei vincitori ma offriremo un’occasione di visibilità alle altre nove società“. Le candidature presentate fino a questo momento riguardano diversi settori: dall’efficienza energetica alle nanotecnologie, ma anche cleantech applicato agli impianti tradizionali o al settore delle rinnovabili.
Le start-up riceveranno una sponda anche dal pacchetto contenuto nel decreto sviluppo bis al vaglio del Governo, e riguardo al futuro rapporto con Enel tante sono le soluzioni praticabili: dalla possibilità di un ingresso nel capitale delle società fino a eventuali alleanze per schiudere alle start-up i mercati internazionali. “L’unicità a livello nazionale di un’iniziativa di questa portata ha suscitato l’interesse del sistema confindustriale – conclude De Paoli -. Allo stato stiamo valutando congiuntamente un road show da portare sulle città più importanti, per promuovere l’iniziativa e individuare i progetti di maggior interesse“.