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“Che si chiami ‘iPhone 5’ o ‘new iPhone’ quel che interessa i consumatori è che sia compatibile con il vecchio carica-batteria o con il dock da scrivania“. E’ questo il punto di vista dell’avvocato Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), in risposta ai rumors che, dando per imminente il lancio del nuovo smartphone di casa Apple, fanno sapere che “sarà dotato di un diverso connettore”.
“Ci attendiamo chiarimenti da Apple -incalza Dona– perché sarebbe inaccettabile costringere gli acquirenti a comprare nuovamente accessori come ad esempio un carica-batteria da auto, l’adattatore AV digitale, il kit adattatore internazionale o il cavo di connessione al pc“.
“Speravamo che il mondo hi-tech avesse compreso -prosegue l’avvocato- che non si può tradire la fiducia dei clienti costringendoli ad acquisti superflui come per lungo tempo hanno fatto in passato altre case produttrici di apparati telefonici come Motorola, Nokia o Samsung prima che intervenisse la nuova normativa europea“.
“Nel caso in cui la scelta Apple fosse necessaria per ragioni tecniche -continua Dona-, sarebbe lecito aspettarsi che l’azienda conceda un cambio gratuito a tutti i clienti che restituiranno gli accessori ormai inutilizzabili: se così non fosse siamo pronti ad avviare una class-action a tutela dei consumatori delusi da questa pratica commerciale“.
“In ogni caso, non mi sembra un bel modo di dimostrarsi ‘affamati’ -ironizza il Segretario generale, richiamando il celebre ‘stay hungry, stay foolish’ di Steve Jobs- per l’azienda di Cupertino che ha già molto da farsi perdonare dopo la violazione delle norme in materia di garanzie recentemente denunciata dall’Antitrust“.
“Nel mercato del terzo millennio, certe furberie dovrebbero essere superate -conclude Massimiliano Dona- che ha aperto la discussione su Twitter (#cosedanoncredere)“.