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Alcune delle tecnologie sviluppate e brevettate nell’ambito del progetto COSMIC sono tra quelle prese in considerazione per i futuri “lander” lunari dalla NASA, nell’ambito dell’ISECG (International Space Exploration Coordination Group), a cui partecipano 14 Agenzie Spaziali. Si tratta, nello specifico, di tecnologie e processi che saranno montati su veicoli in grado di raggiungere la superficie lunare atterrando in modo autonomo e permetteranno sia la produzione di elementi strutturali utilizzando risorse reperibili in situ sia l’incremento della percentuale di ilmenite (un ossido misto di ferro e titanio già presente sul suolo lunare) necessario anche per la produzione di ossigeno con altre tecnologie consolidate.
Il progetto COSMIC – partner: Università di Cagliari, CRS4, CNR (Dip. Energia e Trasporti), Ist. Tecn. Industriale “E. Fermi” di Fuscaldo, COREM Srl – è finanziato a partire dal 2009 dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con 500 mila euro, ed è volto allo studio di nuove tecnologie per l’esplorazione umana dello spazio.
Il 24 luglio 2012 è stata depositata a livello internazionale la domanda di brevetto PCT/IB2012/053754 “A process for the production of useful materials to sustain manned space missions on Mars through in-situ resources utilization” – inventori: Giacomo Cao, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu. Il brevetto riguarda un procedimento per ottenere prodotti (ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile) utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Marte mediante l’utilizzo di risorse reperibili in situ.
La domanda di brevetto internazionale 10453PTWO del 2011 “Fabrication process of physical assets for civil and/or industrial structures on the surface of Moon, Mars and/or asteroids” – inventori: Giacomo Cao, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orru’, Massimo Pisu e Claudio Zanotti, è stata giudicata completamente inventiva e brevettabile dal preposto ufficio brevettuale. Il brevetto riguarda la realizzazione di elementi strutturali utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Luna, Marte e/o asteroidi mediante l’utilizzo di risorse reperibili in situ.
“L’umanità sarà sempre più spinta a trovare nuovi spazi fuori dalla Terra e a ricercare punti di appoggio e soluzioni di sopravvivenza in queste possibili dimore per l’uomo. Per questo motivo la ricerca si sta muovendo e in Italia si stanno sviluppando nuove tecnologie per affrontare questa nuova sfida” – sostiene Giacomo Cao, coordinatore del progetto.