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Adiconsum aveva segnalato che la diminuzione delle tariffe di terminazione non avrebbe comportato l’annunciato conseguente abbassamento dei prezzi al pubblico. “Dopo alcuni mesi dalla delibera assunta da Agcom – afferma in una nota Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – ai consumatori resta la beffa dei risparmi svaniti, sul fisso e sul mobile.
Mentre nel mobile i contratti attivati ed i passaggi da una compagnia telefonica ad un’altra per assicurarsi bonus e ricariche – prosegue Giordano – sono stati chiusi dalle società senza assicurare continuità dei vantaggi promessi, nel fisso sono state abolite le tariffe base orarie, attivando una tariffa unica e provocando l’innalzamento dei costi.
In entrambi i casi, i vantaggi utilizzati dalla massa di consumatori, in particolare dalle fasce più deboli – conclude Giordano – risultano eliminati, a favore di un innalzamento del costo medio telefonico per famiglia”.
Nel comunicato stampa di oggi, Adiconsum chiede ad Agcom di valutare con attenzione le conseguenze delle variazione dei costi a carico dalle aziende, “prevedendone l’impatto sulle diverse categorie di consumatori, soprattutto ponendo in primo piano attenzione e tutela per le fasce di utenza più debole, già pesantemente provate dalla crisi“.