Italia
“La Rai qualche volta sembra dimenticarsi di essere un servizio pubblico“. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), commentando la pubblicità di suonerie a pagamento che compare in questi giorni durante i programmi sportivi della tv di Stato.
“Non è corretto -commenta Dona- approfittare di un momento di aggregazione televisiva come gli Europei di calcio per far cassa, soprattutto considerando che i telespettatori pagano già un canone annuale. L’azienda di viale Mazzini -aggiunge il Segretario generale- in questo modo sembra
mettersi allo stesso livello delle emittenti locali private, le cui logiche aziendali, per la loro stessa sopravvivenza, sono necessariamente orientate a finalità commerciali“.
“In una fase in cui le famiglie italiane sono in difficoltà economica -conclude Massimiliano Dona- sarebbe un bel segnale che la Rai rinunciasse a questo tipo di campagne e, se così non fosse, potrebbe perlomeno devolvere ai terremotati dell’Emilia gli introiti del servizio“.