Italia
Poco dopo l’annuncio di Symantec dei miglioramenti per la mobility aziendale e delle nuove funzionalità offerte per aiutare le aziende ad ottimizzare l’efficienza operativa e ad affrontare al meglio le sfide legate al trend del “Bring Your Own Device“, una nuova ricerca – tutta italiana – mostra che l’utilizzo dei servizi informatici aziendali avviene in molti casi tramite dispositivi personali che spesso non sono controllati dalle aziende e che la poca fiducia dei dipendenti nei confronti delle aziende in tema di sicurezza e il timore di sentirsi in difetto e di fare brutta figura, comportano il fenomeno del “fai da te” nel risolvere i problemi causati da malware e attacchi informatici.
“Considerando che l’adozione di applicazioni e dispositivi mobili sta crescendo ad un ritmo senza precedenti, una delle maggiori sfide per le aziende è rappresentata dalla protezione e la gestione di questi dispositivi,” ha dichiarato Marco Riboli, Vice President e General Manager di Symantec EMEA Southern Region. “Symantec sta investendo molto in questo campo e la recente acquisizione di Nukona, società leader di servizi di mobile application management, ci aiuterà a supportare le aziende nell’affrontare i rischi legati al fenomeno del “Bring your own device” e alla mobilità in generale.“
Dalla ricerca di Symantec Italia emerge un quadro preciso dei dipendenti delle aziende italiane che non hanno fiducia nei sistemi di protezione aziendale, non disdegnano il jailbreack dei dispositivi e preferiscono risolvere da soli eventuali problemi di sicurezza informatica per vergogna o perché temono sanzioni disciplinari o economiche:
– Solo il 38,6% dei rispondenti, e quindi molto meno della metà, si rivolgerebbe all’area informatica/IT della propria azienda per cercare supporto in caso di problemi di sicurezza con i dispositivi mobili.
– Una larga fetta, il 35%, prova a risolvere il problema da solo (fenomeno del “fai da te”).
– Una delle possibili motivazioni del fenomeno del “fai da te” è riconducibile al fatto che quasi la metà degli utenti (46,5%) afferma di non aver ricevuto indicazioni chiare e formalizzate dall’azienda e per il 32,7% prevale la volontà di non sentirsi in difetto e di non fare brutta figura.
– L’installazione di applicazioni dopo aver rotto i sistemi di protezione degli smartphone (fenomeno del jailbreack) avviene nel 16% dei casi per i dispositivi aziendali, contro l’11,9% per i dispositivi personali, con evidenti rischi di sicurezza.
– La percezione dei dipendenti nei confronti dei sistemi di protezione promossi dalle aziende è bassa: solo il 24,9% deve svolgere regolarmente interventi relativi alla sicurezza dei propri dispositivi mobili.
– Poco più della metà (54,2%) degli intervistati afferma che l’azienda gli impone di dover avere un software antivirus installato.
– Inoltre, il 28,1% non installa antivirus o non lo tiene aggiornato, nonostante le indicazioni dell’azienda.
Per maggiori informazioni, vedi i documenti in allegato.
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