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L’intesa consentirà di adottare su tutto il territorio della Provincia di Lodi le cosiddette “minitrincee” per le infrastrutture di rete e potenziare i servizi a banda larga. Forte impulso al programma anti digital divide promosso dalla Regione Lombardia che interesserà 35 Comuni lodigiani
Telecom Italia e la Provincia di Lodi hanno siglato un accordo finalizzato all’utilizzo delle nuove tecniche di scavo non invasive per realizzare le nuove infrastrutture di rete e potenziare i servizi a banda larga. L’annuncio è stato dato oggi alla presenza di Pietro Foroni, Presidente della Provincia di Lodi, e di Giovanni Moretto, Responsabile Access Operations Area Nord-Ovest di Telecom Italia.
L’intesa, in attuazione della Legge 69 del 2009 “Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile” per la realizzazione delle reti a banda larga, ha una durata triennale e mira a garantire la sicurezza di tutti gli interventi che verranno effettuati da Telecom Italia e che andranno ad interessare le strade provinciali del territorio lodigiano per l’installazione della rete di telecomunicazione a banda larga, sia per quanto riguarda le tecniche di scavo e il ripristino del suolo, sia per quanto concerne le successive future innovazioni agli impianti già esistenti.
Inoltre, la convenzione consentirà di utilizzare in maniera uniforme sul territorio lodigiano, tecniche e strumentazioni innovative che riducono l’impatto ambientale e il costo dei lavori per realizzare le reti di telecomunicazioni e per potenziare i servizi a banda larga.
Si tratta delle cosiddette “minitrincee” che consentono, grazie a scavi di pochi centimetri di larghezza e di soli 30 centimetri di profondità, di ridurre fino all’80% i costi socio ambientali in termini di disagi per i cittadini e per le amministrazioni, del 67% gli incidenti sul lavoro e dell’80% i tempi necessari per la realizzazione di infrastrutture di TLC.
L’accordo siglato oggi si inserisce anche nell’ambito del programma anti digital divide promosso dalla Regione Lombardia e assegnato a Telecom Italia, finalizzato a promuovere la realizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture di rete broadband e ultrabroadband, che porteranno all’azzeramento del divario digitale per 35 Comuni della Provincia di Lodi entro il primo semestre 2013. La realizzazione di infrastrutture a banda larga e soprattutto la diffusione dei servizi che esse abilitano, daranno un forte impulso per l’ulteriore crescita economica del territorio lodigiano.
“L’intesa odierna è di straordinaria importanza per il territorio perché permette di raggiungere un obiettivo strategico attraverso tecniche e strumenti che ridurranno drasticamente l’impatto sulla nostra viabilità e sul nostro patrimonio – afferma Pietro Foroni, Presidente della Provincia di Lodi -. Finalmente ci avviciniamo al risultato di azzerare il digital divide nei Comuni che ancora non potevano contare su quelle infrastrutture tecnologiche oggi così indispensabili per le famiglie, la pubblica amministrazione e le imprese. E riusciremo a farlo creando disagi limitati alla popolazione“.
“Questa Convenzione, che rinsalda la collaborazione tra Telecom Italia e Provincia di Lodi – sottolinea l’Assessore provinciale alle Infrastrutture, Nancy Capezzera – dimostra ancora una volta la comune attenzione non solo a rispondere alle richieste di servizi sempre più efficaci che ci arrivano da Sindaci e imprese lodigiane, ma anche a introdurre nei cantieri tutte quelle innovazioni che garantiscano la tutela del patrimonio viario pubblico e la sicurezza degli operatori e degli utenti“.
“In un momento in cui lo sviluppo delle infrastrutture di Rete e l’offerta di servizi di telecomunicazioni a banda larga sono asset strategici per la crescita del Paese, – dichiara Giovanni Moretto Responsabile Access Operations Area Nord-Ovest di Telecom Italia – questa importante Convenzione rafforza la sinergia e la collaborazione tra Telecom Italia e la Provincia di Lodi nell’ottica di traguardare insieme il futuro promuovendo, inoltre, l’impiego di tecnologie di scavo innovative a basso impatto ambientale, come ad esempio la minitrincea, che riduce i disagi ai cittadini per i cantieri stradali ed i rischi connessi alle attività installative a beneficio della sicurezza sul lavoro“.