Regione Lazio: Renata Polverini approva regolamento fondo regionale cinema e audiovisivo

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Via libera della Giunta Polverini al regolamentato che consente l’utilizzo del Fondo regionale da 15 milioni di euro per il cinema e l’audiovisivo. Si tratta del primo vero ‘Film Fund‘ di taglio europeo di cui la Regione Lazio si sia mai dotata nonché, con i suoi 15 milioni di euro per il 2011, rappresenta il fondo regionale italiano più rilevante per dotazione economica, in linea con i grandi e consolidati fondi delle principali regioni europee ad alta vocazione cinematografica e audiovisiva.
 
 “Un provvedimento importante – dichiara il presidente della Regione Lazio, Renata Polveriniper un comparto strategico della nostra economia che questa Giunta ha voluto sostenere fin da subito. Attraverso il sostegno alle opere cinematografiche ed audiovisive vogliamo sostenere lo sviluppo economico di questa Regione ma anche valorizzare le straordinarie risorse culturali e ambientali e dell’identità del Lazio“.
 
 “Grazie a questo provvedimento – aggiunge l’assessore regionale alla Cultura, Fabiana Santinidiamo una concreta risposta al problema della delocalizzazione oltre a salvaguardare i livelli occupazionali del settore, riconoscendo al cinema e alle produzioni audiovisive un fondamentale ruolo di volano economico nel ‘sistema Lazio‘”.
 
 Il regolamento prevede che vengano concesse sovvenzioni a quelle produzioni di opere cinematografiche e audiovisive, realizzate nel 2011, riconosciute come prodotto culturale, che abbiano speso nel territorio del Lazio almeno il 40% del proprio budget. Per realizzare questi interventi sono stati stanziati complessivamente 15 milioni di euro, di cui 10 milioni saranno destinati alle opere cinematografiche e 5 milioni alle opere audiovisive.
 
 Nei casi in cui le opere cinematografiche o audiovisive siano state realizzate in tutto o in parte in teatri di posa situati all’interno della Regione Lazio, è previsto che l’entità della sovvenzione venga aumentata in misura pari al 10% delle spese sostenute per l’utilizzo degli stessi teatri di posa e i servizi annessi.
 
 “Un modo questo, – conclude Santini – per incentivare l’uso di strutture di grande livello come i teatri di posa della regione, ancora non pienamente sfruttate rispetto alle loro potenzialità e contemporaneamente, anche diminuire i disagi provocati dall’invasione di troupe cinematografiche nei centri cittadini“.

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