Europa
Il piano francese da 750 milioni di euro per lo sviluppo della banda larga ha ottenuto il via libera della Commissione europea in virtù del fatto che permetterà a imprese e consumatori d’oltralpe di beneficiare di velocità di connessione di 100 megabit al secondo per l’utilizzo di servizi internet avanzati nell’ambito della sanità digitale, eGovernment, Tv 3D, telelavoro, apprendimento online.
Il progetto, che mira a ridurre ulteriormente il divario digitale tra aree rurali e urbane, soddisfa le direttive Ue sugli aiuti di Stato nel settore della banda larga, in particolare perché le sovvenzioni saranno assegnate attraverso gare d’appalto pubbliche e solo per le zone dove non siano presenti reti simili e anche perché la rete sovvenzionata sarà accessibile a tutti gli utenti.
Le misure francesi a sostegno della realizzazione di reti ultrabroadband sono state notificate alla Commissione nel 2010 e si inscrivono nel programma ‘très haut débit’, mirante alla realizzazione di reti basate principalmente su fibra ottica e in grado di offrire velocità di connessione pari a 100 Mbit/s direttamente ai consumatori finali.
L’aiuto statale sarà concesso solo in zone in cui non è prevista la diffusione di reti commerciali di nuova generazione nel breve periodo, in modo da evitare l’esclusione degli investimenti privati.
L’organizzazione di gare regionali per l’attuazione del piano la competizione tra gli operatori e farà sì che l’assistenza pubblica sia limitata all’importo necessario. L’autorità nazionale di regolamentazione, ARCEP, garantirà inoltre l’accesso aperto e non discriminatorio alle infrastrutture.
Per Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile della Concorrenza, il regime di aiuti adottato in Francia è “coerente con gli obiettivi dell’Agenda Digitale della Commissione, incluso quello di procedere molto rapidamente alla diffusione della banda larga a tutti i cittadini europei“.
La Francia, aggiunge Almunia, “ha adottato tutte le precauzioni necessarie per limitare le distorsioni della concorrenza e per fare in modo che le reti siano accessibili a tutti gli utenti in condizioni non discriminatorie. La concorrenza tra infrastrutture di rete e servizi ne saranno quindi stimolate“.