Italia
Crescono gli spettatori delle sale che partecipano al progetto Schermi di Qualità. Nel corso della quinta edizione del progetto, svoltasi dal 1° settembre 2010 al 31 agosto 2011, gli schermi aderenti, monitorati da Cinetel, sono stati frequentati da 15,8 milioni di spettatori, pari al 14,8% del totale complessivo (106,8 milioni), con un miglioramento del 2,8% rispetto alla passata edizione.
Sono stati presentati oggi, alla Mostra del Cinema di Venezia, presso lo Spazio Digital Expo dell’Hotel Excelsior, i primi risultati della 5° edizione di Schermi di Qualità, progetto speciale del Ministero Beni e Attività culturali – DG Cinema, realizzato dall’Agis, d’intesa con le associazioni dell’esercizio cinematografico (Anec, Fice, Acec, Anem), che premia con un contributo economico gli esercenti che raggiungono gli obiettivi richiesti di programmazione di film di qualità italiani ed europei.
“Il progetto Schermi di Qualità – ha affermato Paolo Protti, presidente Agis e Anec, intervenendo all’incontro di oggi – continua a dare risultati positivi che hanno contribuito al successo del cinema italiano di questi anni. Si tratta infatti di un progetto che coniuga il valore della sala a quello del prodotto di qualità, attraverso un sistema di incentivo e non di solo sostegno. Sappiamo che la Direzione Cinema del MiBAC segue con attenzione questo progetto e ciò ha permesso, pur in un momento di crisi, di confermare l’iniziativa per tutto il 2011. Ora dobbiamo lavorare per il 2012 e, in prospettiva, per fare in modo che il progetto diventi definitivo”.
Gli ha risposto Maria Giuseppina Troccoli, dirigente della Direzione Cinema del MiBAC, sottolineando l’impegno verso questo progetto speciale, che rappresenta una priorità per la Direzione, nella speranza che, malgrado le difficoltà economiche, possa essere portato avanti.
Interesse nei confronti del progetto Schermi di Qualità, coordinato da Cristina Loglio, è stato espresso anche da parte delle regioni: all’incontro odierno, infatti, erano presenti Cristina Scaletti, assessore alla Cultura della Toscana, e Caterina Miraglia, assessore alla Cultura della Campania, la quale ha dichiarato la disponibilità a sposare l’iniziativa.
Tornando ai dati della quinta edizione del progetto, gli schermi che si sono iscritti sono stati 755. Le sale di Schermi di Qualità hanno assicurato ai film italiani ed europei di qualità il 26,6% del totale delle loro presenze, percentuale che sale al 43,9% se si considerano solo i film europei, escludendo gli italiani. Gli schermi SdQ appartengono a tutte le categorie, dai multiplex alle monosale, con prevalenza dei monoschermi e delle multisale da 2 a 4 schermi. Inoltre, in tutte le regioni italiane sono attive sale partecipanti a SdQ.
Il contributo economico complessivo del progetto, nelle prime quattro edizioni, è variato dai 3 ai 3,5 milioni di euro. Per la quinta edizione l’importo sarà comunicato a breve dal MiBAC.
L’analisi dei dati ha inoltre permesso di valutare la redditività dei film di qualità nelle sale aderenti al progetto rispetto agli altri schermi. Dai risultati del circuito SdQ risulta che numerosi film italiani ed europei di qualità hanno registrato una percentuale molto alta dei loro incassi nelle sale del progetto. Tra i film europei è il caso di Tamara Drewe di Stephen Frears (69,6%), di Kill me please di Olias Barco (87,7%), La donna che canta di Denis Villeneuve (77,3%). Ma è anche il caso di film italiani come Noi credevamo di Mario Martone (65,3%), Gianni e le donne di Gianni Di Gregorio (61,5%), Corpo celeste di Alice Rohrwacher (70,2%).
I dati sono stati illustrati e commentati da Giandomenico Celata, docente di Economia dei media e dell’ICT all’Università La Sapienza di Roma. L’analisi preliminare della quinta edizione di SdQ è stata curata, oltre che da Celata, anche da Marco Stendardo e Giulia Marinelli.
Alla presentazione di oggi sono intervenuti, tra gli altri, Mario Lorini, presidente Fice, Carlo Bernaschi, presidente Anem, Francesco Giraldo, segretario generale Acec, Domenico Dinoia, vice presidente Cicae, Lionello Cerri, componente comitato di gestione di Schermi di Qualità, e Lamberto Mancini, segretario generale Anica. Tra le esigenze sollevate dagli intervenuti, oltre all’auspicio che il progetto diventi definitivo, anche la necessità di un maggior coinvolgimento delle regioni e di una maggiore promozione collegata al progetto.