Italia
Arriva dal prestigioso Forum della Pubblica Amministrazione di Roma il riconoscimento alla Regione Veneto ed Arsenàl.IT, il Consorzio delle 23 aziende sanitarie e ospedaliere venete dedicato alla Sanità Digitale, per il progetto Veneto ESCAPE. Al ritmo dello slogan “Meno file e più files” il progetto sta progressivamente rivoluzionando il sistema sanitario veneto, permettendo al cittadino di scaricare il proprio referto via web. L’iniziativa, cofinanziata da Regione del Veneto e DigitPA e coordinata da Arsenàl.IT, è stata selezionata tra i 235 progetti partecipanti al concorso nazionale, che aveva l’obiettivo di valorizzare e diffondere le migliori esperienze finalizzate all’eliminazione della carta nella Pubblica Amministrazione e alla introduzione di processi di dematerializzazione nel contesto nazionale. Un servizio, quello di Veneto ESCAPE che permette di ridurre la carta e gli errori, offrendo ai cittadini veneti l’occasione di risparmiare ogni anno 72 milioni di euro tenendo conto del tempo recuperato per il ritiro del referto, del costo dei mezzi di trasporto pubblici e privati e del parcheggio. “Quella che stiamo portando avanti – ha sottolineato Coletto – è una vera e propria rivoluzione d’efficienza, che semplificherà la vita ai cittadini e farà risparmiare tempo e denaro e che si qualifica come una vera e propria nuova eccellenza veneta. E’ uno degli obiettivi prioritari che ci siamo dati a inizio legislatura ed è una grossa soddisfazione vederlo diventare realtà, grazie al grande lavoro portato avanti dal consorzio Arsenàl e dalle nostre Ullss, che trova oggi il giusto riconoscimento nel prestigioso ambito del Forum P.A.. Non solo – ha aggiunto – ma a questo progetto è collegata anche la realizzazione del fascicolo sanitario digitale, grazie al quale, sempre a partire da fine 2012, ogni medico, dovunque si trovi, potrà accedere velocemente ai dati sanitari del paziente, con un grande progresso per la tempestività delle cure nell’emergenza o nei casi in cui il medico non conosca la storia sanitaria del cittadino che è chiamato a curare“.