Italia
Nominare una societa’ sul web, indicarne l’indirizzo e commentarne l’operato e’ esercizio del diritto di libera manifestazione del pensiero, dunque la raccolta e diffusione di questi dati non necessitano del consenso dell’interessato.
E’ questo il motivo per cui l’Autorita’ Garante per la protezione dei dati personali archivia la segnalazione fatta dalla società Promotop contro Aduc.
La vicenda risale al settembre 2010, quando la società Promotop tramite i suoi legali chiedeva al Garante l’eliminazione dal sito Aduc di una lettera di un utente -e dei relativi commenti ad opera di altri utenti- che la riguardava, dopo aver piu’ volte diffidato Aduc a oscurare la pagina, valutandola come diffamatoria. Il Garante ha chiesto chiarimenti ad Aduc, che si e’ difesa tramite i propri legali Claudia Moretti e Emmanuela Bertucci, spiegando che la pagina in questione non conteneva elementi diffamatori, ma solo riflessioni e opinioni degli utenti, nell’esercizio del diritto di opinione.
Il Garante ci ha dato ragione e ha archiviato la procedura: “Si evidenzia che l’indicazione del nome della società e del relativo indirizzo e la formulazione di commenti sulla sua attività e sei servizi resi dalla medesima – sia se fatti su stampa sia all’interno di un qualsivoglia sito web – costituiscono una libera manifestazione del pensiero, tutelata dall’art. 21 della Costituzione. Ciò, anche quando i detti commenti sono contenuti, come nel caso di specie, in una lettera inviata da un utente all’associazione che gestisce il forum, peraltro rettificata, a seguito della Sua istanza, nella parte che poteva apparire offensiva. Ne consegue che in tal caso la raccolta e diffusione di dati personali pubblici, ad esempio relativi al nome della società, così come dei commenti, possono avvenire anche senza il consenso dell’interessato, in quanto essi, come si e’ detto, si inquadrano nell’ambito della manifestazione del pensiero“.