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Cosi il Presidente della FIEG, Carlo Malinconico, ha commentato le conclusioni cui è giunta l’Autorità Antitrust nella indagine avviata nel 2009 contro Google per abuso di posizione dominante.
“Mentre i nostri esperti stanno analizzando nel dettaglio il provvedimento conclusivo dell’indagine a suo tempo avviata dall’Autorità della concorrenza e del mercato, desidero fin d’ora esprimere apprezzamento per l’attività svolta dall’Antitrust italiana, che per prima ha puntato il suo faro sull’attività dei motori di ricerca nel campo editoriale e sui contratti pubblicitari conclusi da Google. Gli impegni assunti da Google, che riveste nel settore della ricerca e della pubblicità on line una posizione dominante, confermano in gran parte la segnalazione della FIEG e le preoccupazioni dalla stessa esposte in ordine alle possibili distorsioni concorrenziali derivanti da una posizione passiva dell’editore a fronte dell’attività d’indicizzazione e dalla mancanza di trasparenza nella contrattazione con Google”.
“Gli impegni assunti da Google modificano a livello mondiale alcune politiche editoriali e commerciali collegate ai servizi Google News e AdSense, in una ottica di maggiore trasparenza e collaborazione. Si tratta di una prima risposta, cui deve seguire, come osserva la stessa Autorità, l’intervento del legislatore per regolare la remunerazione dell’attività delle imprese che producono contenuti editoriali online, a fronte dello sfruttamento economico delle proprie opere da parte di altri soggetti. Occorre dunque una legge nazionale per superare l’oggettivo squilibrio, rilevato dall’Autorità, tra il valore che la produzione di contenuti editoriali genera per il sistema di internet nel suo complesso e i ricavi che gli editori online sono in grado di percepire dallo sfruttamento stesso”.
“Essendo stata confermata la ragionevolezza dell’impianto complessivo delle nostre richieste,” ha continuato Malinconico, “attendiamo fiduciosi che il processo avviato con questa indagine – cui ha fatto seguito l’apertura di analoghe istruttorie non solo in Francia e in Germania ma anche presso la Commissione europea – prosegua sollecitamente lungo la strada tracciata dalla stessa Antitrust nelle sue conclusioni, e cioè quella di un intervento legislativo volto a tutelare più efficacemente il diritto d’autore nell’era multimediale, superando definitivamente talune difficoltà interpretative ed organizzative poste dalla legislazione vigente circa il riconoscimento in capo agli editori dei diritti di utilizzazione economica dell’opera editoriale. Nel contempo la FIEG guarda con estremo interesse alle iniziative che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni potrà assumere a tutela del diritto d’autore“.