Italia
I sistemi di videosorveglianza sono tra gli strumenti tecnologici di punta della politica per la sicurezza diffusa portata avanti dal ministero dell’Interno anche attraverso l’interazione con le associazioni rappresentanti delle diverse attività economico-commerciali.
Proprio questa mattina a Roma, al Viminale, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha siglato con il presidente della Federazione nazionale dei titolari di farmacia (Federfarma) Annarosa Racca, alla presenza del sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano e del capo della Polizia Antonio Manganelli, un protocollo di intesa che ha l’obiettivo di aumentare gli standard di sicurezza delle farmacie attraverso il collegamento degli apparati di videosorveglianza antirapina installati al loro interno con le sale operative delle Forze di polizia.
La strategia alla base del protocollo è stata spiegata dal ministro Maroni che lo ha definito «un altro passo importante nella direzione del contrasto alla criminalità diffusa che colpisce soprattutto chi svolge attività commerciali». L’intesa prende a modello, recependone i contenuti, la Convenzione per la sicurezza degli esercizi commerciali stipulata nel luglio 2009 sempre al Viminale.
Il protocollo entrerà in vigore a 3 mesi dalla stipula, avrà la durata di 4 anni ed è rinnovabile. Alle prefetture spetterà il compito, a livello territoriale, di monitorare la percentuale di farmacie che si adegueranno dal punto di vista tecnologico, l’andamento della delittuosità relativo a questo tipo di esercizi e, complessivamente, l’efficacia del sistema previsto dal protocollo.