Europa
Intergraph, leader globale nel settore Public Safety & Security, è stata selezionata per entrare a far parte dell’Associazione del Numero di Emergenza Europeo (EENA), un’organizzazione senza scopo di lucro per la promozione della conoscenza e dell’uso efficiente del 112. L’obiettivo è favorire la collaborazione con politici, associazioni, organizzazioni internazionali e fornitori di soluzioni per migliorare la conoscenza e l’uso efficiente del numero di emergenza europeo 112.
Il Consiglio del Numero di Emergenza Europeo è, infatti, al lavoro per monitorare l’efficienza dei servizi di emergenza, al fine di migliorare la gestione delle situazioni di crisi e della risposta ai cittadini che utilizzano il numero di emergenza europeo 112 in caso di difficoltà.
La direttiva Ue che istituisce il numero unico ha portato alla creazione di un servizio che assicura il coordinamento tra polizia, soccorso sanitario e tecnico. In pratica, chiamando un solo numero, raggiungibile gratuitamente da qualunque apparecchio, si ottiene subito l’aiuto più adeguato alla situazione di emergenza in cui ci si trova. In più, la telefonata al 112 può consentire l’immediata localizzazione di chi effettua la chiamata e rendere più semplice l’arrivo dei soccorsi.
Alla luce della costante evoluzione delle tecnologie, gli Stati membri sono, infatti, chiamati a promuovere e sostenere lo sviluppo di servizi di assistenza in situazioni di emergenza per turisti e viaggiatori e per il trasporto stradale e ferroviario di merci pericolose, oltre che ad incoraggiare l’uso delle tecnologie di localizzazione ad alta precisione.
La strada che si può oggi percorrere per la realizzazione delle Centrali Operative del 112 Europeo in Italia interessa due ipotesi principali di attuazione:
Ipotesi A: la creazione di un sistema 112 costituito da centrali operative filtro e coordinamento “super partes” con operatori generalisti che si occupino efficientemente di dispatching e di coordinamento interforze per:
– ricezione centralizzata per provincia o vasta area delle chiamate al 112;
– dispatching centralizzato;
– inoltro telematico alle centrali operative di secondo livello dei dati di chiamata;
– coordinamento interforze;
– assegnazione delle chiamate in base alle disponibilità operative dei corpi o enti;
– interazione solo con le centrali di secondo livello.
Le modalita di funzionamento prevedono: centralizzazione delle chiamate su centrali operative di primo livello aggiuntive che poi inoltrano le chiamate in via telematica a quelle di secondo livello (attuali centrali operative esistenti). Ricezione e dispatching unici, gestione interforze delle risorse (gestione operativa demandata alle centrali di secondo livello).
Ipotesi B: la creazione di centrali uniche, cosiddette interforze, costituite da personale misto, con un’organizzazione interna gestita da figure professionalmente molto diverse per:
– ricezione centralizzata per provincia o vasta area delle chiamate al 112;
– smistamento rapido della chiamata che viene assegnata a un singolo ente per priorità di intervento prestabilita;
– coinvolgimento eventuale delle altre centrali di secondo livello per interventi congiunti;
– visualizzazione dello stato di intervento di tutti gli enti;
– interazione diretta delle centrali operative di secondo livello con gli equipaggi.
Le modalità di funzionamento prevedono: centralizzazione delle attuali centrali operative esistenti in nuove centrali operative interforze, localizzate al di fuori delle attuali strutture di enti di appartenenza, con lo scopo di migliorarne l’interazione.
La ricezione unica è funzionale solo allo smistamento rapido delle chiamate alle centrali di secondo livello.
Ognuna di queste due soluzioni deve poter contare su un’organizzazione che consenta l’utilizzo di piattaforme tecnologiche capaci di interagire con le reti degli operatori di telefonia fissa e mobile per la localizzazione di chi effettua la chiamata; nuove centrali operative uniche con software di gestione adeguati che permettano agli operatori del 112 la visualizzazione degli eventi gestiti da un’altra centrale limitrofa o da una centrale secondaria di gestione (ad esempio dal Soccorso Sanitario, Polizia o Vigili del Fuoco), specie nelle operazioni che devono coinvolgere più servizi di soccorso e pubblica sicurezza.
L’esperienza di Intergraph nel settore delle centrali operative unificate (prima centrale operativa “911” realizzata negli USA nel 1970) all’interno dell’associazione EENA può essere di grande ausilio all’associazione stessa ed avere ripercussioni positive anche sull’Italia.
L’unica centrale operativa emergenze a numero unico realizzata in Italia è la CPE – Centrale Provinciale di Emergenza di Bolzano (interamente su sistemi Intergraph): Vigili del Fuoco, Soccorso Sanitario e Soccorso Alpino (oltrechè Protezione Civile Provinciale) gestiti da una unica sala di Comando e Controllo “Interforze”.