Italia
Il problema della subsidenza nella città di Bologna è noto da molti anni. Esso è stato misurato, ad esempio, grazie ad una rete di capisaldi di livellazione presenti in tutta la città e che registrano deformazioni verticali da qualche mm/anno fino ad alcuni cm/anno.
Già nel 2007 i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Remote Sensing of Environment i risultati di uno studio condotto sulla città di Bologna per misurare l’abbassamento del terreno e degli edifici. Già in passato sono stati condotti studi analoghi che hanno evidenziato un fenomeno di subsidenza attivo da tempo in città e peraltro di un certo rilievo.
A differenza dei precedenti studi che erano basati su campagne di livellazioni a terra, quello concluso presso l’INGV ha invece usufruito di tecniche innovative di osservazione della Terra da satellite. Una serie di immagini satellitari sono state acquisite dai satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea che dispongono di particolari sensori radar denominati SAR (Radar ad Apertura Sintetica). Tali strumenti di osservazione consentono di misurare spostamenti del suolo e degli edifici con elevatissima precisione, valutata nell’ordine di 2 mm/anno.
A tale scopo i ricercatori dell’INGV hanno applicato a tali immagini una particolare tecnica di trattamento, nota come Interferometria SAR (InSAR) multitemporale, che ha prodotto una immagine degli spostamenti medi del suolo su tutta l’area urbana di Bologna.
Il risultato ha evidenziato con chiarezza un generale abbassamento con velocità comprese tra 3-10 mm/anno nella parte più antica della città, fino a raggiungere punte di 4-5 cm/anno nella periferia nord, dove comunque l’abbassamento medio è stimabile tra i 2 e i 3 cm/anno. Nell’area delle Torri degli Asinelli i movimenti misurati, come confermato anche dai dati di livellazione, sono nell’ordine di 1-1,4 cm/anno.
Peraltro il fenomeno si intensifica gradualmente spostandosi da sud a nord e non sembra presentare aree interessate da valori di abbassamento che si discostano troppo dal trend complessivo. Per quanto riguarda le cause esse sono da ascrivere principalmente alla estrazione di acqua, ed in generale di fluidi, dal sottosuolo urbano. Ciò determina la compattazione dei sedimenti sottostanti e il conseguente abbassamento.
E’ opportuno evidenziare che la subsidenza urbana è un fenomeno registrato in diverse città grandi e piccole, sebbene con caratteristiche diverse in termini di intensità del fenomeno. Inoltre spesso sono solamente alcune zone che risultano affette da tali abbassamenti. I dati a disposizione dell’INGV dimostrano che a Bologna la subsidenza prosegue senza rallentamenti negli anni.