Regione Sardegna approva il piano ‘Green ICT’

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La Giunta della Regione Sardegna, su proposta dell’assessore degli Affari generali Ketty Corona, ha approvato le linee guida del progetto “Green – Ict“, ossia l’adozione di soluzioni ecosostenibili nell’ambito dell’innovazione tecnologica, che produrranno misurabili vantaggi dal punto di vista dell’impatto ambientale e del risparmio energetico, migliorando, nel contempo, la qualità degli ambienti di lavoro.

Le pubbliche amministrazioni – ha detto il presidente Ugo Cappellaccihanno il dovere di osservare e promuovere politiche e pratiche ecosostenibili. L’innovazione è uno dei cardini del nuovo modello di sviluppo che proponiamo per l’Isola sia in sé, sia come strumento per una maggiore tutela dell’ambiente e del paesaggio. Anche attraverso questa politica perseguiamo l’obiettivo di rendere la Sardegna una regione all’avanguardia nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica“.

Le recenti linee guida dell’Unione Europea in materia di efficienza energetica e sostenibilità ambientale attribuiscono un ruolo di primaria importanza anche alle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (ICT). Il ‘Codice di condotta per l’efficienza energetica dei data center‘, rilasciato dalla Commissione Europea, fornisce una serie di best practices (attività valide) per ridurre i consumi energetici del 20% entro il 2020. Seguendo questi orientamenti, l’Amministrazione regionale, che rappresenta uno dei principali acquirenti in ambito ICT, si pone, con la delibera approvata oggi, come propulsore nella produzione e nell’utilizzo di tecnologie ecocompatibili, sensibilizzando gli altri acquirenti, i produttori e la collettività sui vantaggi di interventi a basso impatto ambientale e risparmio di energia.

Il provvedimento prevede l’adozione di soluzioni che riducano i costi energetici e di gestione, attraverso tecnologie innovative, come la virtualizzazione del data center e delle postazioni di lavoro individuali, e l’attuazione di soluzioni ICT ecosostenibili, inserendo tra gli elementi di valutazione dei progetti il ricorso a fonti energetiche rinnovabili ad alta efficienza, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, di quelle sonore e dell’uso di materiali pericolosi, il grado di incidenza sull’utilizzo di risorse naturali e l’atossicità dei materiali usati per la realizzazione.

Le linee guida approvate dalla Giunta prevedono, inoltre, l’attivazione di nuovi modelli nelle attività gestionali, che, sfruttando al meglio le possibilità offerte dalla rete telematica regionale, introducano, per esempio, strumenti per la videoconferenza e la collaborazione a distanza, per conferenze di servizi, per l’interazione con cittadini e imprese e la convergenza sulla rete di tutti i servizi di comunicazione.

Di concerto con l’assessorato degli Enti locali, sarà adottato anche un piano di dismissione delle attrezzature hardware obsolete e in disuso, valutando l’opportunità di recuperare le postazioni di lavoro dismesse in vista di un loro riutilizzo o del loro smaltimento nel rispetto dell’ambiente.

Le linee guida appena approvate dalla Giunta – ha spiegato l’assessore Corona – sono in perfetta sintonia con gli orientamenti dell’Unione europea, in merito al ruolo delle nuove tecnologie nell’ambito di risparmio energetico ed ecosostenibilità. La Pubblica amministrazione, attore fondamentale nell’attuazione delle politiche per l’innovazione, può fare molto per abbattere l’impatto ambientale del proprio apparato Ict, soprattutto attraverso l’attenzione per il risparmio energetico e per l’uso ridotto di carta, processo al quale contribuiamo con la dematerializzazione documentale in atto nella nostra amministrazione“. Secondo il piano ministeriale E-gov 2012 si dovrà attuare un risparmio del 90 per cento sui costi della carta entro i prossimi tre anni.

La PA – ha concluso l’Assessore Corona – può incidere sulle riduzioni di emissioni di anidride carbonica, rendendo varie attività più efficienti e diminuendo gli spostamenti, per mezzo della banda larga, settore che ci vede ai vertici nazionali grazie al progetto Sardegna 20Mega“.

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