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Giornalisti bloccati a Napoli per il convegno dell’Unione Industriali. Proteste dell’Ordine, ‘Garantire il diritto di cronaca’

Italia


Momenti di tensione tra giornalisti e forze dell’ordine in occasione dell’incontro organizzato dalle fondazioni Farefuturo e Mezzogiorno Europa con l’Unione industriali di Napoli di oggi, 5 marzo, presso la Sala D’Amato in Piazza dei Martiri a Napoli. In un comunicato stampa diramato dall’Ordine dei Giornalisti della Campania e ripreso dalle principali agenzie di stampa nazionali, tra cui l’Ansa, si protesta: “Per il modo in cui sono stati trattati i giornalisti, che lavoravano per seguire l’incontro del Presidente della Camera Gianfranco Fini, all’Unione Industriali di Napoli“.

I giornalisti – riporta la nota – sono stati bloccati da un cordone di poliziotti della Celere, che hanno impedito loro di entrare, chiedendo accrediti che non erano previsti. Solo dopo 15 minuti, in seguito alle proteste dei giornalisti, è stato consentito l’accesso. Presente anche il consigliere dell’Ordine, Rossana Russo“.

Il presidente Ottavio Lucarelli, si legge ancora nel comunicato dell’Ordine, ha rivendicato l’importanza di una corretta informazione e ha invitato l’Unione Industriali: “A consentire ai giornalisti di svolgere il loro lavoro e garantire il diritto di cronaca“. Presenti all’incontro sono stati Gianfranco Fini e Andrea Geremicca, rispettivamente presidente di Farefuturo e di Mezzogiorno Europa, Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo, Gianni Lettieri, presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Mario Ciampi, direttore di Farefuturo, Ivano Russo, direttore di Mezzogiorno Europa, e Giustino Fabrizio, direttore de La Repubblica.

Tra i principali temi presentati al convegno, “Per la buona politica. Per un nuovo mezzogiorno“, si è discusso del miglioramento della qualità delle istituzioni, in termini di efficienza della macchina burocratico-amministrativa e dei programmi di sviluppo sul territorio, di riforma della governance regionale, di contrasto all’illegalità e al sommerso, di grandi opere infrastrutturali sovraregionali, di trasferimento tecnologico e sviluppo della green economy.

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