Italia
Le disposizioni sui contributi per l’editoria introdotte nella Finanziaria 2010 dalla Commissione bilancio della Camera generano allarme e preoccupazione tra gli editori associati alla Fieg.
C’è uno schema di regolamento di semplificazione e riordino della disciplina e delle procedure di erogazione dei contributi, predisposto dal Dipartimento per l’Editoria, che è stato già approvato dal Consiglio dei ministri del 28 ottobre scorso e che attende il parere delle competenti commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato.
Si discuta e si approvi rapidamente il regolamento sull’editoria, che – pur perfettibile – contiene una visione di insieme e ha il pregio dell’organicità e di una tempistica razionale. Quanto deciso in Commissione Bilancio della Camera ha piuttosto l’effetto di svuotarlo ulteriormente, con un intervento improvvisato, che richiederà un prossimo intervento correttivo.
Esprimiamo il nostro fermo dissenso rispetto a misure frammentarie e discutibili, disseminate nei collegati alla finanziaria e nelle finanziarie stesse, che creano disorientamento e incertezza magari su bilanci già approvati dell’editoria giornalistica duramente colpita dalla crisi.
Si utilizzi, invece, il decreto di fine anno per pensare ad intercettare la ripresa e agevolarla con misure come il credito di imposta per l’acquisto della carta, l’Iva agevolata ai giornali diffusi elettronicamente, la parziale detassazione a sostegno dell’investimento pubblicitario incrementale rispetto all’anno passato.