Montenegro
“Con gli investimenti in energia e infrastrutture che abbiamo messo in campo, del valore di 4-5 miliardi di euro, l’Italia punta a diventare il primo investitore estero in Montenegro“. Questo il commento del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola oggi al termine della missione nella capitale del Montenegro, Podgorica, dove ha incontrato il Primo Ministro Djukanovic, il Ministro dello Sviluppo Economico Vujovic e il Ministro dei Trasporti Lompar.
“Abbiamo messo insieme per la prima volta – ha proseguito il Ministro – le maggiori imprese energetiche italiane, che costruiranno qui in Montenegro centrali idroelettriche, a carbone e termovalorizzatori e produrranno energia da trasferire in Italia attraverso un elettrodotto sottomarino. Ciò significa più energia a minor costo per il nostro Paese. Italferr, leader mondiale nella progettazione e realizzazione di reti ferroviarie, realizzerà inoltre lo studio di fattibilità della linea Bar-Belgrado, grazie alla quale le merci italiane avranno maggiore accesso nell’area dei Balcani“.
Il rilancio degli investimenti italiani parte dalla firma del Ministro Scajola di due Memorandum d’intesa, uno sull’energia e uno sui trasporti. Il primo prevede una collaborazione strategica tra i due Paesi, che ha l’obiettivo di rendere il Montenegro la porta d’ingresso delle imprese italiane nel mercato energetico dell’Europa dell’Est. Già i primi progetti sono in cantiere: Terna prevede la realizzazione di una connessione sottomarina tra Pescara e Tivat lunga circa 100 km, dalla capacità iniziale di 1000 Mega Watt; A2A ha in progetto un primo gruppo di 4 centrali idroelettriche per 240 MW; Enel è interessata alla realizzazione di un impianto a carbone da 800/1200 MW in collaborazione con Duferco, che a sua volta è pronta a realizzare un termovalorizzatore da 80 MW.
Il secondo accordo, sulle infrastrutture, firmato anche dal Ministro serbo dei Trasporti e Infrastrutture Mrkovic, prevede un investimento italiano per la progettazione della linea che collega il porto montenegrino di Bar con la capitale serba Belgrado di 1,5 milioni di euro, di cui 1 milione stanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Nel futuro saranno possibili ulteriori investimenti in campo infrastrutturale, ad esempio per lo sviluppo di porti turistici.
“La mia visita in Montenegro – ha ricordato infine il Ministro – avviene a breve distanza da quella del Presidente Berlusconi, a testimonianza degli eccellenti rapporti che intercorrono tra i nostri due Paesi. L’Italia sostiene le richieste di ingresso nella UE e nella NATO nonché dell’abolizione dei visti, come per i Paesi dell’area Schengen, richieste che vengono da un Paese come il Montenegro, che si è contraddistinto come elemento di equilibrio e stabilità della regione balcanica“.