INGV: presto previsioni eruzioni vulcaniche in tempo reale

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Da domani a sabato a Nicolosi (CT) c/o il Centro Congressi del Comune, vulcanologi italiani e stranieri faranno il punto su Etna, Vesuvio, Stromboli e gran parte di altri vulcani italiani in una conferenza dal titolo: “La vulcanologia italiana: stato dell’arte e prospettive future“, dedicata ad Alfred Rittman (fine 1800) che proprio a Catania scrisse una delle pagine più indicative della vulcanologia moderna .

La ricerca vulcanologica italiana si è misurata negli ultimi decenni con la necessità di una radicale transizione culturale e metodologica, nella quale gli studi pionieristici e i primi osservatori realizzati per il controllo dei vulcani hanno lasciato il passo a strutture permanenti all’avanguardia, ed a strumenti tecnologici e modellistici sempre più avanzati ed in grado di integrare informazioni multiparametriche e multidisciplinari.

L’incontro si articolerà in tre giornate (dall’11 al 13 p.v.) nelle quali sono previste quattro sessioni con presentazioni orali e poster. E’ inoltre prevista una quarta giornata (facoltativa) destinata alle escursioni, con l’opzione di visitare la zona sommitale dell’Etna o altri siti in zona etnea di particolare interesse vulcanologico.

La conferenza si prefigge di mettere in contatto i membri della comunità scientifica nazionale ed internazionale che si occupano dei vulcani per discutere di ricerca di base, monitoraggio, ricerca applicata, e forecasting. Ciò allo scopo di informare sugli avanzamenti raggiunti nei vari settori della vulcanologia strumentale e non, promuovendo collaborazioni ed indirizzando all’esplorazione di nuovi campi di studio.

La ricerca e il controllo dei vulcani – dice Domenico Patanè, il direttore della sezione catanese dell’INGV – negli ultimi vent’anni ha cambiato volto, lasciando il passo a sistemi nuovi e a strumenti sempre più tecnologicamente avanzati. Per la previsione quantitativa delle eruzioni vulcaniche abbiamo costruito sull’Etna, continua il Dott. Patanè, un sistema di allerta avanzato, attualmente operante in tempo quasi-reale. Ciò’ è stato reso possibile grazie all’installazione di un maggior numero di sensori sismici e di deformazioni GPS nell’area sommitale del vulcano“.

Un sistema di allerta in tempo quasi reale vuol dire che siamo vicinissimi alla previsione in tempo reale?
Già dal 2007 – risponde il Dott. Patanè – in occasione dei due eventi parossistici del 4-5 Settembre e del 23-24 Novembre l’efficienza del sistema era stata verificata, permettendo di individuare mesi prima dell’eruzione del 2008 il rilevamento di variazioni significative di alcuni parametri sismici e deformativi che hanno consentito la previsione dell’evento eruttivo stesso“.

Avete avuto delle pubblicazioni?
Certo, quelli relativi ai precursori dell’eruzione del 2008 verranno presentati in anteprima in questa conferenza. Il lavoro è a firma di G. Di Grazia, A. Cannata, P. Montalto, D. Patanè, E. Privitera, L. Zuccarello. Enzo Boschi (Presidente dell’INGV) ha titolo ” Space-time variations of seismic low-freqeuncy and infrasound signals before and during the 2008 Mt. Etna eruption. In sintesi questo lavoro mette in evidenza che solo attraverso un’analisi multi-parametrica e multi-disciplinare si può delineare con chiarezza lo scenario evolutivo di un sistema vulcanico e nel nostro caso del sistema Etna che a partire da una condizione di ricarica iniziata nel gennaio 2008 lentamente, nel corso di circa 5 mesi, evolve verso una condizione eruttiva. I risultati ottenuti per i 2 eventi parossistici del 2007 sono stati già pubblicati sulla prestigiosa rivista dell’AGU Geochemistry, Geophysics and Geosystems nel Dicembre del 2008 nel lavoro dal titolo Shallow magma pathway geometry at Mt. Etna volcano (autori D. Patanè, G. Di Grazia, A. Cannata, P. Montalto, E. Boschi)

La conferenza è organizzata dalla Sezione di Catania dell’INGV con il supporto dell’Associazione Italiana di Vulcanologia (AIV) e del Comune di Nicolosi, in collaborazione con l’Ente Parco dell’Etna, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e il Dipartimento Regionale della Protezione Civile Siciliana.

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