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IBAN si aggiudica il Premio europeo Eban 2009 per la migliore attività di lobbying dell’anno

Italia


Nell’ambito del Congresso Eban 2009, svoltosi a Madrid gli scorsi 27 e 28 aprile, IBAN (Italian Business Angel Network) ha ricevuto l'”Eban European Award” per la migliore attività di “lobbying” dell’anno, riconoscimento per il quale l’Associazione italiana degli investitori informali in capitale di rischio (Business Angels) ha dovuto confrontarsi con altre tre organizzazioni europee equivalenti, particolarmente attive e determinate: FNABA Portugal, British Business Angels Association e France Angels.

Le quattro motivazioni che hanno condotto la giuria a premiare IBAN sono state:
– il largo coinvolgimento di istituzioni, enti, organizzazioni e professionisti che IBAN ha saputo creare nello svolgimento della specifica attività di pressione;
– l’elemento innovativo dell’iniziativa;
– il forte impatto che il risultato raggiunto avrà in campo fiscale nell’ambito dei piccoli investimenti in capitale di rischio informale (cioè quelli tipici dei Business Angels);
– il carattere di replicabilità dell’iniziativa in tutta Europa

L’iniziativa di lobbying alla quale fa riferimento il Premio è, specificamente, quella svolta per l’introduzione in Italia di misure di incentivazione fiscale a favore dei tipici investimenti effettuati dai Business Angels, cioè piccoli investimenti (mediamente intorno ai 100-200 mila euro) in nascenti e innovative società. Tali misure, tradotte in legge nell’art.3 del D.L.n 112/2008 (cui ha fatto seguito la recente circolare attuativa n.15/E della Agenzia delle Entrate), costituiscono un primo fondamentale passo in avanti delle regole fiscali italiane verso un sistema normativo più favorevole agli investimenti in start-up da parte di persone fisiche e accorciano le distanze del nostro Paese rispetto a Stati quali la Francia e la Gran Bretagna in cui il ruolo economico dei Business Angels è da tempo riconosciuto e pertanto sostenuto anche a livello amministrativo-fiscale.

L’introduzione di questa nuova misura fiscale – afferma Tomaso Marzotto Caotorta, Segretario Generale IBAN – è davvero innovativa e importante in Italia. Primo, perché premiando il reinvestimento di plusvalenze in start-up, innesca quel processo virtuoso che porta alla creazione di innovazione e nuova impresa anche attraverso il semplice e modesto intervento diretto di una persona fisica, dotata di capitali di discreta entità e grandi doti imprenditoriali, cioè dei Business Angels. Secondo, perché, finalmente, siamo di fronte a un primo passo verso il riconoscimento formale del ruolo e dell’importanza (nella catena del credito all’impresa) della figura dei Business Angels. Siamo molto lieti di questo premio (che vogliamo condividere con AIFI, Assonime e lo Studio Eversheds Piergrossi e Bianchini): è un riconoscimento da parte di tutti i nostri partner europei di aver lavorato bene anche sotto il profilo della replicabilità della misura, molto importante dal momento che moltissime operazioni di investimento avvengono cross-borders, cioè hanno come ambito geografico di riferimento l’Europa e non solo l’Italia“.

In relazione all’ introduzione delle nuove misure di incentivazione fiscale dell’art.3 D.L. 112/2008 (convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133), si ricorda che essa scaturisce da una proposta di riforma, elaborata lo scorso anno da IBAN, AIFI (Associazione italiana del Private Equity e Venture Capital) e lo studio legale Eversheds Piergrossi Bianchini, cui ha fatto seguito la collaborazione di Assonime (Associazione fra le Società per Azioni), che ha portato recentemente a dare concreta applicabilità al disposto di legge per mezzo della circolare della Agenzia delle Entrate n.15/E del 10 aprile 2009, con la quale si chiariscono gli ambiti di riferimento, i requisiti e i punti poco chiari del disposto.
L’incentivo fiscale è rivolto sostanzialmente all’investitore seriale (persona fisica o società semplice), quello che reinveste le plusvalenze realizzate dalla cessione di quote societarie di un precedente investimento in una nuova iniziativa imprenditoriale; di conseguenza, costituisce non solo un impulso al sostegno finanziario alla nuova impresa, ma anche un freno alle mere operazioni speculative.

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